Renato Spiniello – Far tornare il processo Isochimica ad Avellino, o comunque nel suo hinterland più prossimo. Questo il messaggio che si alza a gran voce dal dibattito di oggi svolto presso il Centro Sociale “Samantha Della Porta” e organizzato dall’associazione Libera. Presenti, tra gli altri, anche Maurizio Landini, ex segretario nazionale della Fiom Cgil e membro della segreteria nazionale del sindacato, e Michele Buonomo, Presidente di Legambiente Campania.
“Il disastro Isochimica ha un impatto non solo locale, ma anche nazionale – ha sottolineato quest’ultimo – l’intero paese è stato beneficiario dei servizi della fabbrica di Borgo Ferrovia e per questo deve concorrerne alla bonifica”. Le operazioni di risanamento della zona sono partite grazie all’attuale amministrazione cittadina e proprio nella mattinata di domani è prevista una riunione del tavolo tecnico-scientifico per l’avvio della progettazione esecutiva. “Un bene che il Comune si sia attivato dopo che per anni si è preferito mettere la testa sotto al sabbia – ha continuato Buonomo – certo il dolore per le perdite resta insanabile, ma almeno ora si potrà ridare dignità alle vittime”.
“Certi errori non devono mai più essere commessi – ha aggiunto invece il sindacalista Landini – e in questo senso è necessario far tornare la città un luogo che discute, che assume e che prende le decisioni. La Cgil intende aderire alla richiesta di far tornare il processo ad Avellino, in modo che diventi anche l’opportunità di una discussione in grado di rappresentare un riscatto morale e sociale per la città. Purtroppo negli ultimi anni troppo spesso la logica del profitto ha prevalso sulla qualità del lavoro e da qui dobbiamo partire per ricostruire una cultura del lavoro ma anche del risanamento ambientale”.