VIDEO/ Incidente sul Raccordo, l’asfalto killer continua a mietere vittime

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E’ stato riaperto al traffico veicolare il tratto del Raccordo Salerno Avellino, chiuso stamane per l’incidente mortale che ha visto il decesso di un operaio dell’Anas travolto da un tir in corsa.

La tragedia avvenuta sul territorio comunale di Montoro (nei pressi della frazione Torchiati, proprio tra i due svincoli montoresi) riporta prepotentemente all’attenzione di tutti le tematiche relative alla sicurezza dell’importante arteria stradale che congiunge Avellino alla fascia costiera salernitana, già oggetto in passato di tragedie immani che hanno sconvolto le comunità della provincia di Avellino e non solo.

Solo per citarne alcuni, nel giro di pochi mesi a cavallo tra il 2008 e il 2009, l’Irpinia pianse due giovani vittime di quella strada killer, due ragazzi volati in cielo prematuramente.

Ivan Citro
Ivan Citro

QUEL RUMORE SIMILE AD UN LAMENTO – Sono tanti gli automobilisti in viaggio quotidianamente sul Raccordo Salerno Avellino che raccontano di come il rumore dei pneumatici in contatto con quell’asfalto sconnesso e rotto in più punti somigli di più ad un lamento sordo, come fosse un richiamo o una richiesta d’aiuto.

Era il dicembre di sette anni fa quando Ivan Citro, 22enne di Montoro Inferiore, perse la vita la notte nei pressi della Galleria Cologna, a pochi metri dall’uscita di Baronissi: il giovane viaggiava da Salerno verso casa a bordo della sua auto quando perse il controllo della vettura finendo fuori strada.

 

de-piano
Giuseppe De Piano

L’estate successiva, l’Irpinia e la comunità di Solofra si strinsero intorno alla famiglia De Piano per la morte di Giuseppe, 28enne centauro solofrano, vittima dell’asfalto killer tra Fisciano e Montoro.

Pochi mesi fa, l’ultimo episodio con l’incidente mortale di Francesco Pepe, 35enne di Nocera.

E poi come non citare l’alluvione del primo settembre scorso, con la carreggiata Sud verso Montoro diventata in pochi minuti un fiume in piena.

A distanza di anni e di decine e decine di incidenti stradali più o meno gravi, le problematiche relative alla sicurezza sul Raccordo restano.

IL GRIDO D’AIUTO DI BIANCHINO – Sul punto, si registrano le parole di Mario Bianchino, già sindaco di Montoro Inferiore e oggi sindaco di Montoro unita: “Siamo costernati dal dolore – ha detto – Ho appena scritto al Ministro delle Infrastrutture e anche al premier Matteo Renzi sulla questione della sicurezza sul raccordo Salerno Avellino: a loro ho chiesto di intervenire fortemente e presto per determinare un investimento tale per cui si possa mettere in sicurezza un tratto di strada fortemente a rischio incidenti.

Il sindaco Mario Bianchino
Il sindaco Mario Bianchino

E’ possibile andare alla conta delle vittime ogni giorno? Un minimo argine di sicurezza oggi ci avrebbe consentito di parlare di una vita salvata e non di piangere l’ennesimo morto. E’ da anni che affrontiamo questa vicenda, coinvolgendo i Consigli comunali di tutti i territori contigui al Raccordo, chiedendo a più voci di intervenire quanto prima. Questa non è più una situazione sostenibile”.

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