Alfredo Picariello – Una bellissima voce, una bellissima canzone ed i suoi occhi che attraversano macerie, quelle macerie che ancor oggi, a distanza di 40 anni, sono presenti nella “vecchia” Conza della Campania. Canzone e video perfettamente riusciti, l’ultimo singolo della giovane e talentuosa cantante avellinese, Gaia Bianco, è tutto da ascoltare per svariati motivi.
Si chiama “Vita nella polvere”, è dedicato al terremoto dell’Irpinia e il video, per l’appunto, è stato girato in uno dei paesi più colpiti dal sisma, Conza della Campania, raso al suolo quasi completamente da quella maledetta scossa di quella maledetta sera.
“Impossibile dimenticare”, ci dice Gaia. Lei il 23 novembre dell’80 non era nata ma girando il video a Conza, è come se un po’ avesse vissuto quell’esperienza. La sua canzone è un inno alla rinascita, alla ripartenza, un segnale vivo di speranza per le nuove generazioni, al contempo una melodia drammatica che coinvolge emotivamente l’ascoltatore. Dalla polvere, alla vita.
In effetti Gaia Bianco ci propone un progetto di memoria e di futuro, grazie anche all’importante collaborazione di un noto scrittore anch’egli avellinese Marco Petrillo. Gaia ha deciso di ricordare, perché il tempo a volte cancella i ricordi attraverso i quali si potrebbe imparare per costruire il futuro.
La giovane artista avellinese sta per lanciare un nuovo singolo. Nel bel mezzo di una pandemia. “Piano piano la supereremo ma bisogna stare attenti ed usare tutte le precauzioni, lo dico soprattutto ai miei coetanei”.