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VIDEO / Il gran pasticcio di Baiano, la Procura indaga. Da Villa Maria: “Non abbiamo fatto niente di male, si sta montando un caso inutile”

Alfredo Picariello – Da un lato c’è l’incredulità dei dipendenti della casa di cura “Villa Maria” di Baiano, espressa con un pianto e con compostezza. Dall’altro, la rabbia dei cittadini, i quali temono che il lockdown, di colpo, possa essere vanificato da un gesto ritenuto a dir poco sconsiderato. Ma, in mezzo, ci sono gli atti concreti. Il fascicolo d’inchiesta aperto dalla Procura della Repubblica di Avellino per epidemia colposa, le indagini dei carabinieri e la diffida del prefetto Paola Spena ai cinque sindaci del Mandamento, i quali – stando alla diffida – hanno violato le disposizioni nazionali e regionali, eludendo il messaggio di adesione delle misure di contenimento e distanziamento sociale.

Il tutto è successo sabato mattina. Il giorno prima, all’ospedale “Moscati” di Avellino, è morto Carmine Sommese, sindaco di Saviano. Decesso per coronavirus. Sommese è uno dei soci della casa di cura “Villa Maria” di Baiano ed abita proprio vicino la struttura sanitaria. Un veloce tam tam tra i sindaci di Baiano (Enrico Montanaro), Avella (Domenico Biancardi che è anche presidente dell’amministrazione provinciale di Avellino ), Sperone (Marco Alaia), Mugnano del Cardinale (Alessandro Napolitano) e Sirignano (Raffaele Colucci), riesce ad organizzare un saluto ritenuto da tutti e cinque “doveroso ed istituzionale”. Il tutto avviene al passaggio del feretro dinanzi Villa Maria. L’auto, con a bordo la bara, si ferma: escono fuori, ma non sul ciglio della strada, anche i dipendenti della clinica. E poi ci sono i parenti di Sommese.

In tutto, circa una trentina di persone. Tutti si giustificano affermando di aver rispettato le distanze di sicurezza e di essere stati presenti con le mascherine. Da Villa Maria, come dicevamo, c’è incredulità: “Non è stato fatto niente di male. Il nostro desiderio era quello di salutare un grande uomo, un esempio. Si sta montando un caso per un qualcosa che non è durato nemmeno cinque minuti”.

Saranno gli inquirenti, adesso, a stabilire come siano andate esattamente le cose e che tipo di provvedimenti debbano essere presi. Il feretro, dopo Baiano, si è diretto prima verso l’ospedale di Nola e poi a Saviano. Qui, ad attendere il sindaco, oltre 200 persone. Da ieri, su provvedimento della Regione Campania, il comune di Saviano è zona rossa.

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