VIDEO/ Il Furioso Orlando di Accorsi strappa applausi e consensi

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Avellino – Successo di pubblico e critica al Teatro Gesualdo di Avellino per la rappresentazione dell’Orlando Furioso. Nel weekend appena trascorso, Stefano Accorsi ha portato in scena la trasposizione teatrale dell’opera più celebre di Ludovico Ariosto.
“Le donne, i cavallier, l’arme e gli amori” in scena per la rappresentazione di “Furioso Orlando”, diretta da Marco Baliani e con Nina Savary coprotagonista di Accorsi nei panni di Angelica.
Nella piece teatrale, pur privilegiando i temi dell’amore non corrisposto di Orlando, si è seguito l’impianto dell’opera cinquecentesca.



Le ottave dell’Orlando Furioso scritte da Ludovico Ariosto all’inizio del XVI secolo sono un fantasioso assemblaggio di storie epiche, quadri fantastici e astrazioni mitologiche, che richiede un’innata follia per essere portato in teatro. Ariosto ha in un certo senso anticipato la narrazione moderna attraverso la tecnica narrativa “ad incastro”, con cui il poeta interrompe gli episodi proprio nel loro acme, ed è da questa idea labirintica caratteristica del poema che Accorsi e il suo regista Marco Baliani hanno deciso di trasformare la storia del paladino che impazzisce per amore in una ricca e disarticolata fabulazione.
L’Orlando ariostesco è un complesso intreccio di vicende e di personaggi che si avvicendano sullo sfondo di una sanguinosa guerra fra cristiani e pagani. Orlando è il prode cavaliere di Carlo Magno che si innamora di Angelica, bella quanto capricciosa principessa del Catai. È lei la causa scatenante della furia di Orlando, colei che gli fa perdere il senno e che lo costringe ad andare fin sulla luna per recuperarlo. Lotte e amori fra opposte fazioni sono perciò al centro tanto della componente epica che dell’intreccio romantico del poema. E il compito di farsi “cavalier narrante” di questa crociata teatrale spetta al protagonista de L’ultimo bacio e di RadioFreccia, che per una serata diviene monologante, affabulatore, mattatore poliedrico capace di far vivere e animare un intero mondo dentro un corpo e una voce. Non a caso la regia dello spettacolo è firmata da Marco Baliani, uno dei maggiori rappresentanti del teatro di narrazione in Italia. Assieme a Terra promessa, il recente lavoro incentrato sui briganti traditi dalla prospettiva dell’Unità d’Italia con cui è ancora in tournée in questo momento, Baliani ha lavorato a una rivisitazione sotto forma di monologhi e musica del grande poema di Ariosto. E a deciso di fare di Accorsi il cantore de “le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese”. Colui che porta su di sé l’elmo del giullare folle e l’armatura leggera della poeta.

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