Renato Spiniello – A Montemiletto, nella suggestiva location del Castello della Leonessa, sfilano le autorità civili e militari. La presentazione del libro “Doppio Binario”, scritto dal penalista Bruno Larosa, organizzata nell’ambito della rassegna “Le 4 Notti dei Briganti”, a cura del Centro Sociale Antonio Gubitosa e in scena fino a domenica 5 agosto, si trasforma in un vero e proprio confronto sui temi della giustizia e della corruzione e non poteva essere altrimenti, potendo vantare al tavolo dei relatori, la presenza del Procuratore della Repubblica di Avellino Rosario Cantelmo, insieme all’autore stesso del volume, al direttore de Il Quotidiano del Sud Gianni Festa e alla giornalista Roberta Brogna.
Il capo dei pm irpini fornisce la sua chiave di lettura dell’opera dell’avvocato calabrese. “E’ il doppio binario della giustizia in un paese in cui le aule dei tribunali hanno una scritta che vale come simbolo della legge e che recita: la giustizia e uguale per tutti. Ma la mia opinione, dopo anni di frequentazione delle aule giudiziarie, è che ci sia un netto squilibrio tra alcuni tipi di processi e altri. Tra quelli a carico di criminali comuni, sempre rapidi, e quelli molto più lunghi contro i cosiddetti colletti bianchi. La responsabilità – ammonisce Cantelmo – non è soltanto di magistrati e difensori, ma si estende anche alla società civile che tarda a essere moralmente corretta”
Ma il Procuratore, ripercorrendo le vicende di Mani Pulite e della Tangentopoli napoletana – citando anche parti di atti processuali dell’epoca – si sofferma sulla corruzione e sulla Camorra, con le quali alcune zone della Campania si sono rassegnate a conviverci. “Ma chi ha detto che dobbiamo convivere con la camorra, dobbiamo fare l’impossibile per impedire che questa realtà raggiunga il nostro territorio e dobbiamo farlo per i nostri figli, affinché ci liberiamo da questa cappa insopportabile e intollerabile.
A condividere le parole del magistrato, il Sottosegretario al Ministero degli Interni, Carlo Sibilia, presenta in sala in prima fila, insieme ai parlamentari pentastellati Michele Gubitosa, originario proprio di Montemiletto, e Generoso Maraia, al Prefetto di Avellino, Maria Tirone, e a tutti i vertici delle forze armate e di polizia locali.
Un momento di forte commozione ha preceduto il dibattito, quando il direttore Gianni Festa e lo stesso Rosario Cantelmo, hanno ricordato la figura di Giovanni Maraia, padre del parlamentare irpino, e simbolo di tante battaglie ambientali e di legalità mai finalizzate a interessi personali.
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