“Fumata nera, ma sono stati compiuti dei grandissimi passi avanti e ieri per la prima volta si è parlato di nomi da candidare alla carica di sindaco”. Il vicepresidente del Movimento 5 Stelle Michele Gubitosa resta ottimista sul percorso che per il campo largo di Avellino si avvia verso il primo traguardo, quello della scelta dell’alfiere che la coalizione che comprende il centrosinistra e i pentastellati designerà in vista delle imminenti elezioni.
Due i nomi portati sul tavolo dal Pd e dal consigliere regionale Maurizio Petracca: quelli di Antonio Gengaro e di Nello Pizza. “Sul nome dell’ex vicesindaco di Di Nunno – spiega Gubitosa – è stata trovata una condivisione e una convergenza di tutti i componenti al tavolo, fatta eccezione per Sinistra Italiana, che non ha detto no ma si è riservata qualche giorno di riflessione, come all’epoca fece per la candidatura di Benny De Maio, entro i quali riunirà la base e fornirà il proprio eventuale supporto”.
Dunque convergenza su Gengaro al 90%, come si evince dalle parole del Vicepresidente M5s: “manca solo il sì di Sinistra Italiana che mi auguro arrivi presto – precisa -. Eventualmente non dovesse arrivare il via libera sarà tutto da rifare. Ma il campo largo non è a rischio e andremo avanti con le interlocuzioni”. Se ne riparlerà, dunque, non prima di mercoledì, quando è prevista una nuova riunione della coalizione in cui si proverà a trovare la quadra valutando anche l’ipotesi di avanzare un terzo nome. “Noi – sostiene Gubitosa – pensiamo che Antonio Gengaro sia il candidato più giusto per la coalizione. Abbiamo scelto quello che per noi è un nome meno divisivo”.
A precisa domanda su se la doppia indicazione avanzata dai dem possa apparire come una sgrammaticatura politica, il deputato originario di Montemiletto assicura: “Non la vedo così. Nel momento in cui il Pd porta due nomi al tavolo è chiaro che ha trovato delle convergenze interne su quei nomi, ha finito il proprio travaglio e dunque c’è un accordo. Non è che Petracca ha portato i nomi al tavolo dicendo: su questo sono d’accordo e sull’altro no. Si tratta di due nomi che sono espressione del Pd. Poi sta al tavolo scegliere. Dal momento in cui il tavolo sceglie è già superata la fase dell’indicazione dei propri nomi. Non vedo problemi. Per noi i due nomi erano al 50% disponibili”.
E ancora: “Ora sta solo a Sinistra Italiana decidere se affossare Gengaro e ripartire con tutto il tavolo da rifare, oppure se chiudere definitivamente sul candidato sindaco e andare avanti. Conoscendo la serietà e l’autorevolezza dei componenti di Sinistra Italiana, che credo non abbiano nulla contro Gengaro, possiamo chiudere la partita. Senza fughe in avanti. La decisione è loro e hanno tutto il diritto di esprimerla nella più assoluta libertà. Dopo di che resto convinto che a oggi il nostro avversario sia innanzitutto l’astensione, perché dobbiamo convincere i cittadini a andare a votare. Il loro voto è importante. Andando a votare i cittadini possono cambiare il volto di questa città. A oggi non ho motivi per pensare che Gianluca Festa non si ricandidi. Certo, è chiaro che le accuse che abbiamo letto sono gravi. Ma fino a quando non si avrà cognizione delle carte, che nessuno ha visto, Festa è in campo fino a quando non decide diversamente” conclude Gubitosa.