Nel pomeriggio, presso il Circolo della Stampa di Avellino, si è tenuta un’assemblea pubblica sulla condizione politico-amministrativa della città, promossa dalle forze che hanno dato vita alla lista “Per cambiare Avellino. L’alternativa c’è”. Hanno partecipato, tra gli altri, Sel, Prc, Centro sinistra alternativo, “Possibile”, rappresentanti di associazioni e foze politiche, cittadini che intendono riaprire un confronto sul futuro di Avellino. Presenti al tavolo dei relatori l’ex consigliere provinciale Amalio Santoro, il parlamentare di Sel, Giancarlo Giordano ed coordinatore del circolo cittadino di Sel Roberto Montefusco. In platea, tra gli altri, il segretario provinciale di Sel Raffaele Aurisicchio, Antonio Gengaro, Giuseppe Moricola e Nino Sanfilippo.
Amalio Santoro ha introdotto il dibattito con il ricordo di Pietro Ingrao definendolo uno dei padri della Repubblica. Giancarlo Giordano si è immediatamente proiettato sul tema del convegno e sul futuro delle forze di sinistra ad Avellino:
“Ci riuniamo per parlare dei problemi della città – ha dichiarato Giordano. E’ stata un’estate fatta di promesse e cambi in Giunta. La partita vera, quella che interessa davvero, riguarda l’urbanistica, il vero obiettivo di questa Amministrazione. C’è l’Eliseo, i beni pubblici, i servizi che i cittadini non riescono ad ottenere”.
Giordano torna anche sulla questione Eliseo, sottolineando la sua posizione rispetto alle parole del sindaco per quanto riguarda la gestione dell’edificio:
“Qualsiasi soluzione che contempli il fatto che il Comune investa e resti a garantire la funzione pubblica dell’Eliseo andrà bene. L’importante è che chi ci ha lavorato, e mi riferisco in particolare alle associazioni di cinema, venga coinvolto. Mi interessa che si rispetti il ruolo del Comune e quello delle associazioni impegnate”.
E sulla maggioranza a Palazzo di Città:
“Non vedo una maggioranza, ne vedo diverse. Ci sono stati dei passaggi dalla minoranza, Foti ha un margine ampio. Gli dissi che non sarebbe stata la minoranza a non rispettare il proprio ruolo ma la maggioranza che non lo avrebbe sostenuto con lealtà e avevo visto giusto”.
“Affinché la sinistra sia più incisiva servono i voti – conclude Giordano – dobbiamo organizzare un campo più largo, Sel da sola non va da nessuna parte. Il tentativo è questo, non di duri e puri ma di intelligenti e capaci