Stamane presso la Federazione di SEL di Avellino l’on. Giancarlo Giordano ed il segretario provinciale della Cgil, Vincenzo Petruzziello, hanno tenuto una conferenza stampa sulla questione delle strutture e dei servizi di accoglienza dei migranti nella nostra provincia.
“Il problema è che ci sono 300 persone che devono essere redistribuite da altre parti – dichiara Petruzziello dopo il blitz di sabato da parte dei Nas che ha portato alla chiusura di 7 centri di accoglienza per immigrati – il Prefetto dice che ne arriveranno altre 500 persone e che siamo con l’acqua alla gola. L’appello va ai sindaci che hanno già affermato di non essere pronti: ci sono tante strutture anche nella città di Avellino.
Il Prefetto potrebbe intervenire per ridimensionare gli arrivi. Le cooperative vanno tolte di mezzo – aggiunge Petruzziello – mentre sulla nostra denuncia bisogna andare fino in fondo. Le cooperative hanno sbagliato pur di guadagnare di più e c’è la responsabilità di chi doveva controllare. Chiamamola sottovalutazione da parte di Asl, Prefettura ed Ispettorato, attendiamo gli esiti delle indagini della Magistratura. Tutto questo si poteva evitare, dal 13 giugno non è stata convocata la commissione, si è evinto una volontà precisa di tenere la cosa nell’ombra. Le televisioni nazionali hanno dato un’immagine negativa dell Irpinia, abbiamo il dovere di recuperare credibilità”.
“Il Prefetto potrebbe fare ordinanze di requisizione – conclude Petruzziello – perchè gli appelli non bastano. Si è lucrato su tutto quando si potrebbe vedere l’accoglienza come un’occasione per creare posti di lavoro e migliorare l’integrazione come testimoniano alcuni esempi virtuosi in Irpinia.”
“Non si sta facendo nulla per migliorare il sistema – dichiara il deputato Giancarlo Giordano – una percentuale altissima di immigrati desidera solo transitare dall’Italia, noi invece li teniamo qua perchè c’è un intero sistema che vuole lucrare. Entro il 19 bisognerà accertare dove mandare questi ragazzi e c’è anche la possibilità che possano rimanere nei centri chiusi per mancanza di strutture pronte ad ospitarli. Ho visitato alcuni centri, quello di Serino sembrava un vero e proprio lager nazista, ma sono cose già ampiamente dette e denunciate.
E’ più facile fare politica millantando che i 35 euro vanno al singolo immigrato quando è l’italiano, e spesso proprio chi incentiva all’odio, che ci guadagna. Il nostro ruolo ci impone di continuare a fare pressione ed a far monitorare questa situazione dalla Commissione d’inchiesta per fare un report. Bisogna inoltre ritrovare il protagonismo dei sindaci: la miopia di fondo è che non si comprende che questa opera di accoglienza sia necessaria per gli obblighi che abbiamo verso l’Europa e per i flussi continui e strutturali che dureranno per almeno 30 anni.”
Pasquale Manganiello