VIDEO/Gabriel torna in Romania e ringrazia l’Irpinia: “Senza di voi sarei morto di freddo su un marciapiede”

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Gabriel Raducanu, il ragazzo rumeno 25enne che dormiva sui marciapiedi di Avellino, grazie alla solidarietà di un’intera provincia, ha realizzato il suo sogno: tornare in Romania dalla sua famiglia. Dopo il nostro servizio, il 7 Gennaio, la Caritas lo ha ospitato per 16 giorni. Il ragazzo è stato aiutato e seguito dai servizi sociali del Comune di Avellino, dalla Questura e dall’Ambasciata Rumena.
Si sono impegnati per lui anche Don Andrei, parroco rumeno di Prata e Pratola che lo ha assistito nel suo viaggio all’Ambasciata e Il consigliere comunale Luigi Urciuoli che lo ha accompagnato all’aeroporto di Ciampino.
Costante è stato l’interessamento di Maurizio Ricciardi dei Servizi Sociali.
Il buon Angelo Sciarrillo ha seguito amorevolmente Gabriel ogni giorno. Grazie al giornalista Gianluca Amatucci che ci ha segnalato il caso, a Fiore Masaniello ed il suo papà ,ad Annibale De Marco, a Padre Catalin. Grazie a tutte le persone che hanno manifestato la loro vivinanza al ragazzo e a tutte le testate giornalistiche che si sono occupate del caso.
Un traguardo troppo spesso ostacolato da barriere invisibili, da parole di troppo, da pregiudizi, dall’indifferenza.
Gabriel di ostacoli ne ha trovati tanti, ma aveva finito per arrendersi sotto il peso di un mondo che cammina troppo in fretta per chi è costretto a rallentare.
Così, un giorno come tanti, si è fermato con il fiatone cercando uno sguardo, una mano tesa, il ricordo di sua madre. Sullo stesso marciapiede ha atteso a lungo sotto il sole che arde l’anima, il gelo che pietrifica le speranze, la neve che copre ciò che preferiamo non vedere.
Gabriel, una vita di troppo, su questo mondo distratto.E’ bastata una persona, due, una catena d’amore perchè Gabriel riprendesse il suo cammino; in fondo il suo sogno poteva schiantarsi sul marciapiede o volare leggero fino ad incontrare la realtà.
Ha riabbracciato sua madre che non vedeva da due anni, è tornato nella sua terra e ha portato nel suo cuore la gratitudine di cui solo le persone semplici sono capaci.
Per tanti Gabriel era un “nessuno”, per qualcuno invece (il qualcuno che ha fatto la differenza) era una vita, fondamentale e irripetibile come quella di qualsiasi altro, forse anche di più.
Buon viaggio Gabriel! Porta con te quella piccola porzione di Italia, l’Irpinia, che non ti ha lasciato morire su quel marciapiede; porta con te la certezza che un piccolo gesto può cancellare tutta l’indifferenza che ti ha reso invisibile a lungo. Buon viaggio e abbraccia tua madre per noi.
Servizio di Enzo Costanza