VIDEO/ Fuochi d’artificio, i consigli delle Fiamme Gialle: “Occhio a detenzione e utilizzo”

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Renato Spiniello – Dopo l’ultimo sequestro di 95.699 fuochi d’artificio (per un peso di 250 kg) effettuato dalla Guardia di Finanza di Avellino all’interno di un esercizio commerciale che pericolosamente li deteneva accanto a del materiale altamente infiammabile come accendini, fogli di carta e cancelleria varia, abbiamo voluto, insieme al capitano Vincenzo Salvati delle Fiamme Gialle, fare chiarezza sulla detenzione e sull’utilizzo sicuro dei prodotti pirotecnici.

L’etichetta è la prima cosa da verificare quando si procede all’acquisto di un fuoco d’artificio, questa deve essere stampata sulla confezione e deve contenere una serie di indicazioni tra cui le avvertenze per l’utilizzo sullo stesso.

I fuchi d’artificio si classificano in quattro categorie (F1, F2, F3, F4) e in nessun caso sono vendibili a minori di anni 14, neppure le stelline scintillanti. Le sanzioni, in caso di mancato rispetto delle normative, possono prevedere anche l’arresto, soprattutto nel caso in cui l’acquirente acquisti – o detenga – botti illegali, che risultano quasi assimilabili alle armi da guerra.

I controlli da parte dei finanzieri procederanno spediti in questi giorni a ridosso delle feste in particolare all’interno degli esercizi commerciali. Le Fiamme Gialle dovranno appurare che il materiale pirico sia detenuto secondo normativa, ovvero a distanza di sicurezza da altri prodotti, e soprattutto che venga venduto all’interno della propria confezione.

“Il consiglio a chi utilizza questi fuochi – chiosa il capitano Salvati – è di rispettare sempre le indicazioni riportate sulla confezione, di non far esplodere petardi nei pressi di ospedali e case di cura o all’interno di lattine e altro materiale metallico e di ricordarsi sempre che il fuoco d’artificio è un oggetto di svago“.

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