VIDEO e FOTO/ Sicurezza, il Questore Botte: “Reati in calo, ma è ancora emergenza droga”

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Marco Grasso – Il 167esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato è l’occasione per il Questore di Avellino, Luigi Botte, per fare il punto della situazione sulla sicurezza in Irpinia. I reati sono in calo, ma la droga resta un’emergenza, soprattutto tra i più giovani. La giornata si è aperta con la deposizione di una corona d’alloro ai caduti della Polizia presso la lapide della Questura.

La cerimonia si è svolta alla presenza dei familiari delle vittime del dovere e di una rappresentanza dell’A.N.P.S. (Associazione Nazionale Polizia di Stato). Poi tutti al Conservatorio “Cimarosa” di Avellino nel segno del consolidato tema celebrativo “Esserci Sempre”, che, nella sua essenzialità, costituisce la priorità dell’impegno che, quotidianamente, le donne e gli uomini della Polizia di Stato assumono.

In platea c’erano il prefetto Maria Tirone, il capo della Procura Rosario Cantelmo, il Comandante provinciale dei Carabinieri Massimo Cagnazzo, il commissario Giuseppe Priolo, il comandante dei Vigili del Fuoco Rosa D’Eliseo e altre autorità cittadine e irpine.

“In Irpinia si lavora bene perché c’è grande sinergia tra le forze dell’ordine, un valore aggiunto fondamentale per garantire la sicurezza sul territorio”. Botte rimarca come la sicurezza sia un obiettivo perseguito tutti i giorni, “grazie al quotidiano e costante impegno dei nostri uomini”.

Vietato abbassare la guardia. “La droga resta una delle principali emergenze, soprattutto tra i più giovani. Per tamponarne la diffusione serve anche una capillare azione di prevenzione e informazioni. Bisogna continuare a fare rete con le istituzioni e il mondo della scuola”.

Un appello alla collaborazione raccolto dal comandante dei Vigili del Fuoco e dal Presidente di Confindustria Avellino Giuseppe Bruno. “La nostra provincia resta relativamente tranquilla, anche grazie al lavoro sinergico delle forze dell’ordine. Viviamo in un contesto sano e fondamentalmente sicuro, ma guai ad abbassare la guardia”.