Partecipata giornata all’insegna della legalità ad Altavilla Irpina. L’occasione è l’intitolazione della Stazione Carabinieri al Maresciallo d’Alloggio M.O.V.M. “alla memoria” Francesco Pepicelli. Un evento che si è svolto alla presenza dei familiari del Caduto e di Autorità civili, militari e religiose, con l’accompagnamento della Fanfara del 10° Reggimento Carabinieri Campania. Tra i presenti il Generale di Divisione dei Carabinieri Canio Giuseppe La Gala, il Colonnello Domenico Albanese, Comandante Provinciale dell’Arma, i sindaci del territorio a partire dal primo cittadino altavillese Mario Vanni e il deputato Michele Gubitosa, Vicepresidente nazionale del Movimento 5 Stelle. Particolarmente toccante la testimonianza di Donatella Tamborrini, nipote del Maresciallo Pepicelli. A impreziosire l’evento gli alunni del locale Istituto Comprensivo Statale “Cosimo Caruso” accompagnati dai loro insegnanti e dirigente scolastico.
La cerimonia ha reso omaggio alla figura del Maresciallo Pepicelli, il cui sacrificio è inciso nella storia della Resistenza. Nato a Sant’Angelo a Cupolo il 19 maggio 1906, si arruolò volontario nella Legione dei Reali Carabinieri di Roma nel 1926. Dopo aver frequentato la Scuola Allievi Sottufficiali di Firenze, prestò servizio in diverse Stazioni dell’Arma, distinguendosi per dedizione e professionalità. Nel 1935 partì volontario per la guerra d’Etiopia, meritando due Croci al Merito di Guerra. Dopo l’8 settembre 1943, aderì alla lotta clandestina contro l’occupazione nazista, operando con i gruppi partigiani. Catturato dalle SS il 18 marzo 1944, fu torturato nelle prigioni di via Tasso senza mai tradire i suoi compagni. Il 24 marzo 1944 venne assassinato nell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Con Decreto Presidenziale del 26 dicembre 1951, gli è stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria”.
L’odierna funzione è iniziata con un momento di raccoglimento in ricordo dei Caduti nell’adempimento del dovere, seguito dall’esecuzione del silenzio d’ordinanza e dall’alzabandiera con l’Inno Nazionale. Dopo la lettura della Preghiera del Carabiniere, la Sig.ra Donatella Tamborrini, nipote dell’insignito e madrina della manifestazione, accompagnata dal Comandante della Legione Carabinieri, ha scoperto la targa commemorativa. È seguita la lettura della motivazione della concessione della Medaglia d’Oro al Valor Militare: «Sottufficiale dei Carabinieri, appartenente al fronte della Resistenza, si prodigava senza soste nella dura lotta clandestina contro l’oppressore tedesco, portando brillantemente a compimento il difficile compito affidatogli. Arrestato dalle SS germaniche, sopportava stoicamente, durante la detenzione, le barbare torture, inutilmente inflittegli per strappargli i segreti dell’organizzazione cui apparteneva. Alle Fosse Ardeatine affrontava serenamente la fucilazione, pago di aver compiuto il suo dovere verso la Patria oppressa, con l’olocausto della vita. Roma, ottobre 1943 – marzo 1944».
Dopo la benedizione della targa da parte di S.E. Mons. Felice Accrocca, Arcivescovo Metropolita di Benevento, la cerimonia si è conclusa con una visita ai locali della Caserma.