VIDEO/ Foti a tutto campo: “Chiedo scusa alla città per le volgarità. Ricandidatura? Assolutamente no”

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Pasquale Manganiello – A margine della cerimonia di intitolazione di una traversa di via Annarumma al Sovrintendente Pasquale Campanello, il sindaco di Avellino, Paolo Foti ha avuto un lungo faccia a faccia con i cronisti in cui, partendo dalla manifestazione di questa mattina, ha snocciolato vari temi dell’attualità legata alla città di Avellino ed alla propria consiliatura.

via pasquale campanelloPASQUALE CAMPANELLO – “Una persona vittima del suo dovere, la manifestazione di questa mattina è importante per non cancellare, nel tritacarne della vita di tutti i giorni, la storia di una persona che ha svolto fino in fondo il proprio dovere ed ha pagato un prezzo altissimo. Intitolargli questa strada è un atto di responsabilità serio da parte dell’Amministrazione.”

AREA VASTA E BILANCIO – “Quel che accadrà non dipende solo da me ma da tutti, vedremo. Oggi c’è una riunione di maggioranza, mi aspetto di discutere. Disgelo? Io non sono congelato con nessuno. Ho la coscienza pulita, faccio il mio dovere. Tra dieci giorni non ci sarà discussione sul bilancio, ci sono atti preparatori da fare.”

RICANDIDATURA – “Non intendo ricandidarmi, tranquillizzo i personaggetti che circolano in questa città. Il mio servizio alla città nel bene o nel male l’ho dato e lo sto dando. Resta tale l’impegno preso all’inizio della mia campagna elettorale. Io sono una persona che ha mantenuto un profilo di grandissima serietà. Se faccio un’affermazione in campagna elettorale in cui dico di dare un contributo per un solo mandato, resta tale l’impegno con i cittadini. Venir meno alla parola data ai cittadini è la cosa più grave che possa fare un politico. Pentito di essermi candidato? No, chi arriva a questa funzione raccoglie un privilegio, un onore non facilmente misurabile che ti viene concesso dal corpo elettorale. Poi devi avere la bussola di mantenere fede all’impegno che hai dato, io ho cercato di farlo.”

L’ULTIMO SFOGO – “Ci sono stati dei momenti emotivamente difficili e caratterizzati da cedimenti e me ne rammarico, l’ultimo qualche giorno fa. Ma non accetto che il cedimento di una persona venga poi strumentalizzato da qualche personaggetto vigliacchetto e che venga reso pubblico dal destinatario della invettiva che il sindaco sbagliando ha fatto. Ritenevo, sbagliando, di avere contraddittorio in privato con la persona, ho sbagliato in entrambi i sensi, ma non ho sbagliato solo io. Chiedo comunque scusa alla città per il linguaggio inappropriato.”