VIDEO/ Foti appeso ad un filo, Festa: “Pronti a mandarlo a casa”. Preziosi frena: “Non è sfiducia”

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Pasquale Manganiello – Se l’opposizione voterà compatta l’ordine del giorno presentato dagli 8 “dissidenti” della maggioranza consiliare e si presenterà successivamente dal notaio per firmare le dimissioni, Paolo Foti andrà a casa.

Tecnicamente, nel Consiglio comunale di lunedì, si darà un giudizio rispetto alla negatività dell’esperienza amministrativa ma la sostanza rimanda ad altre eventuali importanti decisioni. Salvatore Cucciniello, Francesca Di Iorio, Gianluca Festa, Antonio Genovese, Francesca Medugno, Gerardo Melillo, Massimiliano Miro, Giuseppe Negrone, metteranno il gruppo dell’opposizione con le spalle al muro: non votare questo documento significherebbe, di fatto, rimanere convintamente attaccati alla poltrona dopo mesi, anni, trascorsi a denunciare “l’inadeguatezza” del primo cittadino ed a chiedere a gran voce coerenza da parte dei consiglieri di maggioranza che da tempo avevano preso le distanze dall’azione della Giunta comunale.

Nella riunione dei capigruppo si è discusso di questo e di altro. Non ci sarà una mozione di sfiducia vera propria (servono 13 firme) anche se sarebbe già potuta essere nelle possibilità.

Così Gianluca Festa a margine della riunione:

“La città ci ha chiesto di raggiungere questo obiettivo, chiameremo i nostri colleghi ad esprimere un giudizio irrimediabile sulla esperienza amministrativa. Di fatto è un documento di sfiducia, ogni singolo consigliere è chiamato ad esprimere il suo voto davanti alla città. Non abbiamo dialogato con Irpinia di Base, abbiamo ricevuto un invito dalle opposizioni a raggiungere 8 firme, abbiamo mantenuto l’impegno: normalmente l’opposizione è decisa a mandare un sindaco a casa, raggiungeremmo il numero minimo di 17 per farlo. Se qualcuno non volesse votare dovrebbe spiegarne poi i motivi.”

Le prime dichiarazioni da parte dei rappresentanti dell’opposizione consiliare tendono a prendere tempo in vista del Consiglio della prossima settimana:

“Non è un documento di sfiducia, è una valutazione sull’operato del sindaco. Vedremo cosa succederà dopo le dichiarazioni del sindaco.” – ha detto Dino Preziosi.

“Conta la forma, il documento presentato non è una mozione di sfiducia – ha ribadito Giancarlo Giordano – non mi pare ci siano le condizioni per sfiduciare Foti. Se questo documento dovesse passare, Foti dovrebbe finalmente ammettere nella sua testa di essere in minoranza”.

 

 

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