Antonella Marano -“La Valle del Sabato è un ambiente malato da tutti i punti di vista. Proprio Avellino, voglio ricordare, è la città che anni fa ha consentito la nascita dell’Isochimica. Dobbiamo continuare ad essere le sentinelle del territorio di un’area dell’Irpinia devastata dall’inquinamento”.
Non è un appello bensì una condanna quella di Franco Mazza, presidente dell’Associazione Salviamo la Valle del Sabato, all’indomani dell’ultimo sconcertante episodio che ha visto il fiume colorito di rosa e dall’aspetto “lattescente, come se fosse del cemento”.
“Questo liquame sversato – ha dichiarato Mazza in un’intervista rilasciata ad Irpinianews – non è venuto certamente da chissà dove. C’è tutto un nucleo industriale a monte. Quindi è evidente che c’è stato uno sversamento illecito che potrebbe essere stato effettuato anche da un’autobotte, diciamoci la verità”.
E’ una lotta quotidiana quella portata avanti dalle associazioni in difesa di un’intera valle, soffocata dall’area industriale e da tutto ciò che è figlio dello spettro dell’inquinamento. Le parole di Mazza suonano come una condanna indirizzata a tutti coloro che non rispettano le norme in materia ambientale e sversano nelle acque del fiume Sabato materiali di scarto o rifiuti di ogni genere.
Le affermazioni del dottore fanno eco alle dichiarazioni del Procuratore della Repubblica, Rosario Cantelmo, che proprio ieri aveva sottolineato come l’indifferenza dei cittadini, a volte, lasci campo libero a chi le regole preferisce ignorarle o, anche peggio, raggirarle.
“E’ assurdo che dopo tanti appelli si verifichino ancora episodi del genere – ha dichiarato Franco Mazza -. Bisogna scalfire questo muro di omertà e di indifferenza. Invito a segnalare qualsiasi azione che possa ledere principi fondamentali di convivenza e di rispetto. Deve essere una lotta continua, da parte di tutti. Ognuno di noi ha la responsabilità di monitorare il territorio, denunciare ogni tipo di azione che possa tramutarsi in reato nei confronti di acqua, aria e suolo”.
In questi anni, la Valle del Sabato è stata paragonata alla Terra dei Fuochi e per il presidente dell’associazione un’analogia potrebbe effettivamente esserci: “Se per Terra dei Fuochi si intende un territorio a rischio in cui ci sono fenomeni criminali e in cui si registra un inquinamento diffuso, dobbiamo dire sì, in parte la nostra è anche terra dei fuochi”.
Anche la politica non può voltare le spalle ad una problematica che affligge gran parte della popolazione. Sono infatti numerosi gli appelli che Franco Mazza, insieme ad altre associazioni ambientaliste, ha rivolto a tutti i candidati al Consiglio comunale di Avellino: “Il nostro protocollo di impegni per la tutela dell’ambiente (presentato il 15 maggio scorso) diventi, per il sindaco che verrà, un documento istituzionale, una vera e propria guida caratterizzata da linee programmatiche ben precise. A noi tutti il compito di vigilare affinché tutte le promesse fatte, in tema di risanamento ambientale, vengano rispettate dall’intero Consiglio”.
Non si può più scherzare con l’ambiente è giunto il momento di vincere tutti insieme questa battaglia. Di denunciare e di punire tutti coloro che preferiscono, invece, trasgredire le regole e continuano a violentare l’ambiente, un dono di inestimabile valore per tutti noi.