Renato Spiniello – “L’Irpinia non si Lega”. E’ con questo slogan che la Cgil, l’Anpi, l’Arci Avellino, l’associazione Comunità Accogliente, l’Uds, ma anche partiti di Centrosinistra e cittadini hanno accolto il “leader della Lega Nord”, come ha voluto precisare il segretario provinciale della Cgil Franco Fiordellisi.
“Viene qui dopo che per anni ha cavalcato il razzismo – denuncia quest’ultimo – sono ancora vivi gli attacchi che ha rivolto alla gente del Sud, a noi Meridionali. Ora non se ne può uscire togliendo la parola Nord dal suo partito”.
Il presidio è partito da Piazza Libertà, ma poi si è spostato anche davanti l’ingresso del Cineteatro “Partenio”, dove Matteo Salvini ha tenuto il comizio per lanciare la volata alla leghista Biancamaria D’Agostino, in corsa per la poltrona di sindaco di Avellino.
Certo i numeri dei contestatori non sono paragonabili alla folla che ha accolto il leader del Carroccio, ma Fiordellisi tiene a invitare il Sud ad alzare la testa: “Assurdo che i cittadini del Sud si spostino da un potere forte come poteva ad essere la Democrazia Cristiana negli anni passati ad un altro, che oggi gli darà le briciole in cambio dell’elezione, come fa la Lega. Ciò non deve accadere, non è possibile votare qualcuno che continua a considerarci degli sciocchi”.
Le contestazioni riguardano anche le politiche del governo proposte dalla Lega: dalla Flat Tax che per Fiordellisi distruggerebbe lo stato sociale e la progressività fiscale, al regionalismo differenziato, fino all’accoglienza. “Chi già ha accumulato tantissimo – precisa il sindacalista – vuole continuare a pagare di meno, mettendosi contro lo stato sociale. Noi del Sud non abbiamo paura dell’autonomia, ma abbiamo molto da dire su come la stanno portando avanti”.
Infine ai bacioni del Ministro, Fiordellisi risponde: “Noi non abbiamo mai deriso nessuno, nemmeno chi vota Lega o 5 Stelle, spero però che i cittadini prendano coscienza”.