VIDEO/ Ex Irisbus, Del Rosso replica ai lavoratori e punge i sindacati: “Non credete alle balle”

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“Lo spostamento del tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico non dipende da questioni legate all’ex stabilimento dell’Irisbus di Flumeri”.

Il numero uno di Industria Italiana Autobus (IIA), Stefano Del Rosso, irrompe ad Avellino dove stamane, presso gli uffici di via Palatucci di Confindustria, ha incontrato in due tavoli separati i rappresentanti sindacali della Cisl e della Fismic.

Del Rosso, a margine della prima riunione, ha spiegato ai cronisti: “Dopo quanto accaduto negli ultimi dieci giorni (lo spostamento del tavolo al Mise e la polemica nata con la Fiom emiliana, ndr) era mia e nostra intenzione parlare alle Rsu di Valle Ufita e dire loro di non credere alle balle. L’ex Irisbus riaprirà i battenti come promesso e questo dirò anche a Roma al prossimo vertice al Ministero. Sono stato troppo sensibilizzato ai problemi che qui, in Irpinia, si sono vissuti negli ultimi 5 anni. Per questo, ho pensato, forse per alcuni inopportunamente, di venire ad Avellino e dire ai ragazzi di stare tranquilli”.

Del Rosso prova ad anticipare i contenuti del prossimo summit di via Molise: “Al Ministero forniremo notizie importanti – dice – Inoltre abbiamo già convocato due tavoli distinti per la prossima settimana nei quali parleremo di reindustrializzazione del sito di Bologna e di Flumeri. La prossima settimana parleremo di lavoro”.

Sullo sfondo, le polemiche sorte con la Fiom emiliana e con parte dei sindacati della provincia di Avellino (assenti oggi in Confindustria, lo ricordiamo, Fiom, Uilm, Ugl e Failms, ndr): “Bologna non sarà mai un ostacolo per noi. Se qualcuno pensa di mischiare a livello industriale Valle Ufita e BredaMenarinibus sbaglia di grosso. Lo spostamento del tavolo nasce dal fatto che per anni abbiamo lottato insieme perchè le cose venissero fatte con allegria. Questa allegria si era persa”.

E infine la stoccata alle sigle sindacali assenti oggi ad Avellino: “La politica faccia la politica ma il sindacato deve fare il sindacato”.