VIDEO/ Esodati Alitalia, la protesta dell’irpina Maria Letizia Maggio: “Non abbiamo un futuro”

0
239

Dopo anni di cassintegrazione, promesse deluse e mobilitazioni, i lavoratori ex-Alitalia si sono ritrovati licenziati o esodati e senza nessun futuro lavorativo certo. Nessuna stabilizzazione e nessuna ricollocazione è avvenuta né per mano dell’azienda né per quella delle istituzioni locali e nazionali. Per questi motivi l’ex-Comitato Cassaintegrati Overbooked di Alitalia si è oggi ampliato e trasformato in Comitato per la Rioccupazione Stabile nel Trasporto Aereo (Co.ri.s.t.a.).
Ad ottobre del 2015 finirà il periodo di ammortizzatore sociale concesso ai lavoratori ex Alitalia e nulla è stato fatto in questi anni per rispettare accordi che prevedevano la loro ricollocazione e riqualificazione. Già da ora ci sono altri lavoratori aeroportuali, provenienti da aziende come la Argol, Groundcare, Globalground, che non hanno prospettive occupazionali, per non parlare dei lavoratori provenienti da Meridiana. Molte di queste persone hanno un’età per la quale è difficile sia trovare un nuovo lavoro che accedere al trattamento pensionistico.

Maria Letizia Maggio, unica irpina esodata Alitalia, era presente oggi alla manifestazione contro la Legge Fornero, organizzata da Uil e Cgil presso la Prefettura di Avellino.

“E’ una battaglia che va avanti dal 2008 – ha dichiarato – quando Alitalia ha messo alla porta 10000 persone. Avevamo sottoscritto accordi per la fuoriuscita prima della “Fornero”, una legge che non ha previsto gradualità creando una generazione di persone che hanno visto disatteso un patto con lo Stato. In questi anni ci sono state sei salvaguardie, sono rimasti fuori 49500 esodati a livello nazionale che vedono davanti a sé in media cinque anni senza salario e senza pensione. Il Ministero dell’Economia ha comunicato a settembre che i soldi destinati alla settima salvaguardia sono stati avocati, di fatto contro una legge dello Stato, chiederemo la risoluzione definitiva in una protesta comune a Roma”- ha concluso la lavoratrice.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here