“Sono qui per consegnare un messaggio del popolo dei democratici: vogliamo Tonino Gengaro sindaco di Avellino”. L’esordio di Elly Schlein da segretaria del Pd ad Avellino è bagnato dal pienone di piazza Biagio Agnes, nel cuore del passeggio cittadino. La segretaria dem, reduce dal Rome Pride, torna in città – questa volta pubblicamente sul palco – per tirare la volata al candidato sindaco del campo progressista Antonio Gengaro in vista del turno di ballottaggio di domenica e lunedì. “Sono qui al tuo fianco per riaccendere una speranza per gli avellinesi, per il riscatto di questa città e per un futuro migliore” dice la segretaria dem a Gengaro, con il quale si è stretta in un forte abbraccio fin dal suo arrivo in città.
A introdurre l’ex eurodeputata il segretario provinciale dei dem irpini Nello Pizza: “Guarda Elly, questo è il Pd irpino” dice rivolgendosi alla piazza. A infiammare i presenti ci pensa però Gengaro. “Io e Elly – dice scherzando – sembra quasi un film di Woody Allen”. Poi con la passione di sempre tuona: “Noi pubblicheremo le delibere, noi faremo del Comune una casa di vetro, noi non truccheremo i concorsi o gli appalti, noi non truccheremo il Ferragosto. E il primo atto sarà assegnare all’Asl il centro per l’Autismo in maniera gratuita”.
Poi un commento sulla scelta di Rino Genovese, leader del Patto Civico, di schierarsi a favore di Laura Nargi. “Rino Genovese da Mercogliano – sottolinea Gengaro – ha fatto un accordo con la Nargi. Noi andiamo diritti per la nostra strada: gli accordi non si fanno sotto banco, col mercato delle vacche, ma con un apparentamento formale”. E non manca un attacco neanche al deputato Gianfranco Rotondi: “Nel 1996 lo mandammo in esilio candidando Antonio Maccanico: la tradizione cattolico-democratica della sinistra di base non andrà mai a destra”. Infine i selfie e le note de “La Canzone Popolare”. Giovedì toccherà al leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte dare il suo contributo alla causa del fronte progressista.