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VIDEO/ Ecco il Nuovo Ordine di Zona che imperversava nel Mandamento Baianese, i nomi degli arrestati

Sono sette le persone finite in manette (di cui 4 in carcere e 3 ai domiciliari) nell’ambito dell’operazione denominata Mandamento, portata a termine dai Carabinieri di Avellino su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che ha sgominato un nascente sodalizio criminoso, ribattezzato dagli stessi aderenti Nuovo Ordine di Zona, di recente costituitosi nel territorio del mandamento Baianese, capace di controllare i paesi di Avella e Baiano e altri territori limitrofi e di condizionare alcune importanti gare d’appalto milionarie.

TUTTI I NOMI DEGLI ARRESTATI – Nel particolare, a finire in carcere sono stati G. A., classe 1958 di Avella, M. G., classe 1963 di Avella, E. L., nato negli Usa e residente ad Avella nel 1969, S. G., nato a Mugnano del Cardinale nel 1955; ai domiciliari N. B., nato a Casal di Principe nel 1977, N. V. nato ad Avellino nel 1967 e L. C., dirigente comunale nato a Baiano nel 1961.

Risulta ancora ricercato il pregiudicato 54enne di Avellino, O. A.

GLI OMICIDI DEL 2013 – L’indagine prende spunto a seguito degli omicidi di Fortunato Miele e dell’ingegner Francesco Basile, avvenuti rispettivamente a Baiano nel luglio del 2013 e a Sperone nel novembre dello stesso anno.

Stamane presso il Comando provinciale dei Carabinieri di Avellino, il comandante, Col. Franco Di Pietro – con il Tenente Quintino Russo del Nucleo investigativo del Reparto Operativo dell’Arma, il Maggiore Luigi Nocerino, comandante del Reparto Operativo e il Capitano della Compagnia di Baiano Giuseppe Ianniello – hanno illustrato alla stampa i dettagli dell’operazione partita all’alba di oggi e che ha visto coinvolti oltre 50 militari, nucleo cinofili ed elicotteri.

Grazie alle attività di indagine, è stato possibile monitorare anche in tempo reale la materiale commissione di gravi delitti quali il sequestro di persona a scopo estorsivo e detenzione di armi da sparo, aggravati dall’utilizzo del metodo mafioso, sottolineando così l’esistenza di una illecita attività compiuta dal luglio 2013 al marzo 2015.

Il nuovo gruppo criminale era così riuscito in poco tempo a condizionare l’operato della Pubblica Amministrazione del baianese e a imporre il monopolio della fornitura di calcestruzzo attraverso la minaccia, anche armata, sfruttando anche ditte complici presenti sul territorio.

Non solo. Gli aderenti al Nuovo Ordine di Zona avevano istituito il loro covo presso una ditta edile di Avella. In questo luogo, gli arrestati portavano – anche con la forza – i malcapitati per minacciarli, sino a malmenarli.

Il gruppo in sostanza si muoveva su due direttrici. Con la prima, quella dell’estorsione aggravata dal metodo mafioso, il gruppo era riuscito a imporsi sui lavori edili e parallelamente il gruppo aveva creato una rete con alcuni funzionari pubblici compiacenti, così da pilotare alcune gare anche attraverso la distribuzione di mazzette da oltre 10mila euro.

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