Riflettori puntati su Area Popolare in vista delle elezioni regionali del prossimo 31 maggio. Le questioni interne alla formazione che unisce il Nuovo Centrodestra e l’Unione di Centro sono al centro del dibattito politico in queste settimane. I nodi sono tutti da sciogliere in Campania come nelle altre regioni d’Italia al voto.
Se da un lato, i dirigenti campani di Alfano spingono per la conferma dell’alleanza con Forza Italia e col Governatore Stefano Caldoro, a livello nazionale il dibattito è ancora ben lontano dall’essere definito. Lo dimostrano le dichiarazioni del senatore Gaetano Quagliariello che ieri a Nusco, in occasione della nona lezione della Scuola di Alti Studi Politici, organizzata dal Suor Orsola Benincasa e diretta da Ciriaco De Mita, ha affermato: “Anche in Campania bisogna arrivare alla costituzione di qualcosa di nuovo, che colmi lo spazio di mezzo tra i due Matteo, quello del Partito Democratico e quello della Lega. Caldoro? Non può presentarsi come la continuità, non basta. Deve portare qualche elemento di novità”.
A fare chiarezza è oggi il presidente del Consiglio regionale Pietro Foglia nel corso del convegno Progetto Irpinia che ha visto la presenza di Caldoro ad Avellino: “Non appena sarà formalizzata la candidatura di Caldoro ogni dubbio verrà sciolto anche sulla coalizione che lo sosterrà. Quagliariello? E’ un ottimo dirigente del nostro partito ma non tiene conto di tutto ciò che è stato detto negli incontri con i vari partiti che abbiamo avuto a livello locale. L’UdC? Io rispondo per il mio partito”.
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L’incontro odierno per Foglia “… serve a smentire una campagna stampa sempre strumentale da parte del Pd che addossa a Caldoro colpe che non sono attribuibili a questa Giunta ma che sono eredità del passato, cui si è fatto fronte tra mille difficoltà”.