Alfredo Picariello – Il primo treno ad Alta Velocità dovrebbe arrivare nella stazione Hirpinia nel 2026. Ormai questo sembra essere un dato certo, acquisito, acclarato. “Ma sarebbe un errore attendere quella data, già da oggi è necessario anticipare il 2026 con un piano di sviluppo, un masterplan, per non lasciare la stazione Hirpinia isolata”. Ad affermarlo è Costantino Boffa, del Tavolo Tecnico della Regione Campania per la Linea ad Alta Velocità/Alta Capacità Napoli-Bari.
Lo “spettro” di una nuova Afragola aleggia prepotente nel corso del convegno “Stazione Hirpinia: opportunità, progettualità, risorse” che si tiene nel centro delle Fiere di Ariano Irpino, fortemente voluto dalla Comunità Montana Valle Ufita presieduta da Giusepe Leone. “Ormai siamo ad un punto importante per la realizzazione dell’opera”, prosegue Boffa. “La conferenza dei servizi è stata chiusa con l’unanimità di tutti, il cantiere ormai è aperto, il cronopogramma è chiaro e stringente. Nel corso del 2020, saranno concluse tutte le operazioni prelimari, poi si passerà al cantiere vero e proprio. Ma sarebbe un errore aspettare l’apertura da qui al 2026”.
Un masterplan per lo sviluppo concreto della stazione Hirpinia e dei territori, dunque. In concreto, secondo Boffa, occorre puntare innazitutto “sulle connessioni. La nuova connessione deve essere connessa con tutti i comuni del circondario e con le infrastrutture stradali già esistenti. Occorre poi riqualificare il territorio circostante e puntare sulle iniziative produttive. Serve, insomma, un importante lavoro di costruzione e di progettazione per evitare quello che è accaduto in altre grandi stazioni regionali. La stazione Hirpinia deve essere utile per il territorio, deve essere un elemento in più”.