VIDEO E FOTO / IIA, da 27 autobus all’anno a 27 al mese: storia di un rilancio. Sibilia: “Abbiamo invertito la tendenza”

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Alfredo Picariello – La ripartenza di Industria Italiana Autobus sta nel reystiling cui il megacapannone si sta sottoponendo: tetti aggiustati, cataforesi in arrivo, così come le nuove linee produttive. E nei numeri. “Lo scorso anno qui sono stati prodotti 27 autobus, oggi 27 autobus è la cadenza produttiva di un mese”.

A dirlo è l’amministratore delegato di IIA, Giovanni De Filippis, che sintetizza così l’incremento produttivo di una azienda rinata dopo anni dalla chiusura dello stabilimento Irisbus Iveco. La commessa più consistente, ovviamente, viene da Atac di Roma, che entro la fine di quest’anno riceverà 328 mezzi, ma ci sono poi la Regione Campania e la Regione Emilia Romagna.

“Ad Acamir abbiamo appena fatto una consegna – spiega De Filippis – e tra qualche giorno abbiamo una consegna anche per l’Emilia Romagna di un modello nuovo a gas metano liquido”. Altri clienti, soprattutto enti pubblici hanno commissionato la produzione di autobus alla IIA di Flumeri. “Questo stabilimento diventera’ 4.0, il piano e’ questo – sottolinea De Filippis – stiamo procedendo con un contratto di sviluppo che prevede un rinnovamento globale del sito nonostante i rallentamenti legati al Covid”.

“Ringrazio Virginia Raggi che ha creduto nel progetto di Industria Italiana Autobus”, dice Carlo Sibilia, sottosegretario all’Interno, irpino doc, sempre attendo alle vicende dell’azienda di Flumeri, lavorando alcacremente ma in silenzio. “Anche lo Stato sta facendo la propria parte con Invitalia. Nessuno ormai credeva più in questa fabbrica, ricordo ancora chi ci voleva produrre altro, invece degli autobus. Invece, ora, in questa azienda si assume, si mantegono i posti di lavoro e ci sono ottime prospettive per il futuro. Stiamo invertendo la tendenza”.

“Anche le altre amministrazioni locali possono seguire l’esempio del
Comune di Roma, attingendo alla commessa da 750 autobus già finanziata e
assegnata a IIA. Il Decreto Rilancio, infatti, prevede che il finanziamento di nuovi mezzi di trasporto pubblico possa essere totalmente a carico dello Stato, eliminando la quota di compartecipazione precedentemente prevista a carico degli enti locali”. Lo afferma il deputato del MoVimento 5 Stella, Generoso Maraia.

“Industria Italiana Autobus rappresenta, a livello nazionale, un caso di
gestione eccellente di crisi aziendale. L’azienda è in crescita, i magazzini sono pieni di parti da assemblare e si è avuta una grandissima
crescita della capacità produttiva. Al momento si produce in un mese
quanto si precedentemente si produceva in un anno, e la situazione
migliorerà ancora quando saranno completate la seconda linea di
produzione e l’impianto di cataforesi”.