Alfredo Picariello – Professione coach. Persone al servizio di altre persone. Un mestiere molto diffuso in altri Paesi e poco conosciuto, al momento, in Italia o, almeno, dalle nostre parti. Ma il covid-19 ha cambiato le carte in tavola e adesso, anche in Irpinia, comincia ad aumentare la richiesta di questi professionisti. “Il coach accompagna le persone nel raggiungimento dei propri obiettivi o nell’affrontare il cambiamento”, ci dice Gabriella Riccio, coach professionista Aicp. “Sono arrivate diverse richieste e in diversi ambiti. Molte persone ci chiedono come affrontare un cambiamento lavorativo, ad esempio. E’ cambiato tutto per tutti, dunque accompagniamo con una metodologia verificata le persone al ragionamento”.
Il post lockdown, la fase 2, sarà per tutti un periodo di stress e di grandi cambiamenti. Inevitabilmente. Anche il semplice uscire di casa dopo due mesi, può essere qualcosa di diverso e da affrontare con grandi cautele. Ma non solo. C’è il lavoro da affrontare in maniera diversa per gran parte delle persone e tante altre cose. Proprio per questo motivo, anche in Irpinia, c’è un boom di richieste per la figura del coach. Un termine inglese utilizzato soprattutto nello sport ma che rappresenta una professione importante e per tanti indispensabile ad affrontare il dopo coronavirus.
“Non parliamo di distanziamento sociale ma di distanziamento fisico. E’ importante usare le parole giuste in alcune situazione”, tengono a charire Riccio e Gianluigi Spedicato, altro coach professionista. La loro è una figura molto importante, a disposizione di tutti in questo periodo così delicato.