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VIDEO/ Dopo i rigori sbagliati il campo largo va a oltranza: “Ma l’accordo sulla città non è a rischio”

Dopo i dieci rigori sbagliati, la partita all’interno del campo largo di Avellino prosegue a oltranza. “Ma – come assicurano l’onorevole Michele Gubitosa, vicepresidente nazionale del Movimento 5 Stelle, e Nello Pizza, segretario provinciale del Partito Democratico – l’accordo sulla città non è a rischio”. Anzi lo stesso Pizza è sicuro che in tempi brevi “l’intesa verrà conclusa”.

Proprio nella giornata di domani è atteso un nuovo vertice tra partiti e associazioni. “L’importante – sottolinea però il segretario dem – è sedersi attorno al tavolo con spirito costruttivo perché vogliamo dare in tempi brevi un candidato sindaco alla città”. Pizza si dice non disponibile a concorrere per la carica di primo cittadino, tuttavia – precisa – “in casi di emergenza si devono assumere le proprie responsabilità. Non credo però – aggiunge – che sarà questo il caso, perché sono convinto che il tavolo troverà la giusta sintesi e di conseguenza il nome per questa competizione elettorale. Ritengo scontato – sottolinea infine – che la decisione venga presa qui ad Avellino e non a Roma. Perché il candidato sindaco della città deve essere scelto dalle realtà locali”.

Nessun rischio di rottura anche per l’onorevole Gubitosa, che ribadisce come il Movimento 5 Stelle “resti alla finestra e attenda il nome dal Pd. Bisogna però fare chiarezza per dare trasparenza ai cittadini avellinesi – chiarisce il Vice di Giuseppe Conte -. Se i partiti a livello centrale si sono sentiti in diritto e in dovere di dare una mano al tavolo di Avellino è perché, nonostante si sia lavorato benissimo in questi mesi su temi e programmi, l’alleanza non è ancora stata in grado di fornire un nome apicale per la candidatura a sindaco. Il Pd in Irpinia – continua ancora Gubitosa – è un partito diviso in quanto una parte autorevole dei democrat sono in disaccordo con il loro segretario provinciale. Il M5s rispetta il Pd così come le sue correnti interne, tuttavia queste faide interne rischiano di mettere in difficoltà il tavolo e gli stessi alleati” conclude il deputato di Montemiletto.

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