LAURO- Le detenute di Pozzuoli non possono restare all’Icam, perché si tratta di due regimi differenziati (quello delle detenute madri con i bambini e quello delle circa quaranta detenute in regime ordinario trasferite dopo le scosse nell’area flegrea). A denunciarlo, stigmatizzando anche la scelta del Dap sono i riferimenti regionali e nazionali del sindacato Osapp, questa mattina in visita alla struttura di Lauro per effettuare anche un sopralluogo con il direttore del carcere.
Vincenzo Palmieri, segretario regionale Osapp che era presente insieme al presidente regionale Osapp Giuseppe Acampa: “Attualmente all’Icam ci sono sei detenute madri per sette bambini e trentanove detenute provenienti dal carcere di Pozzuoli” ha spiegato. Il segretario regionale dell’Osapp ha anche voluto stigmatizzare la scelta “frettolosa” adottata dall’amministrazione penitenziaria nel trasferire a Lauro le detenute dal carcere di Pozzuoli, sollecitando una soluzione ed una nuova struttura: “Siamo a Lauro per testimoniare la nostra solidarietà alle colleghe trasferite dal carcere di Pozzuoli in seguito al sisma che ha colpito l’area flegrea e per denunciare lo stato delle cose, sia l’organizzazione e la funzionalità di questa scelta frettolosa da parte dell’Amministrazione penitenziaria- ha spiegato Palmieri- di trasferire le detenute presso questa struttura che sicuramente non è adeguata per ospitare questa popolazione penitenziaria”. E ha aggiunto: ” Siamo qui anche per sollecitare e chiedere all’amministrazione nazionale e regionale di individuare una struttura idonea ad ospitare le detenute di Pozzuoli. Anche perché ci sono delle difficoltà logistiche, operative e organizzative ed anche in base alle esigenze dell’Autorità Giudiziaria”.
Perché non e’ adeguata la struttura di Lauro, lo spiega lo stesso Palmieri: ” Questo è un Icam, che prevede un programma di trattamento differenziato per madri e bambini a seguito. Si tratta di trattamenti differenziati e poi le condizioni di sicurezza non consentono di far conciliare i trattamenti”. Ancora piu’ duro il commento di Emilio Fattorello, consigliere nazionale Osapp che denuncia come nella vicenda relativa al trasferimento delle detenute da Pozzuoli a Lauro: “si vede tutta la disorganizzazione di un’Amministrazione che già con il dispositivo di legge di ottobre 2023 su tutto il territorio interessato dal bradisisma doveva prevedere un piano di evacuazione come per tutti, anche i privati cittadini, le strutture, gli enti, interessate alle scosse telluriche doveva prevedere un Piano di Evacuazione, cosa che non c’è stata puntualmente da parte dell’Amministrazione ed in emergenza sono stati costretti a correre ai ripari con degli aborti decisionali.
Qui particolarmente a Lauro non si possono confondere due regimi di trattamento cui è destinato l’Istituto alle madri con bambini, voluto dal ministro Orlando nel 2016 con una grossa spesa pubblica. Parliamo di milioni di euro spesi per realizzare che non può essere cancellata con un colpo di spugna, perché non sapevano dove mettere le detenute “terremotate” . L’emergenza non è stata prevista”. Per Fattorello, quella che è un’eccellenza a livello meridionale (unica struttura presente al Sud) nel trattamento delle detenute madri viene dunque messa in crisi dalla scelta dell’Amministrazione Penitenziaria.