Avellino – “Alcuni sindacati schierati politicamente avvertono in maniera pressante il momento elettorale e vogliono che l’Acs affondi“. Il presidente dell’Alto Calore Servizi Franco D’Ercole interviene nella polemica nata dopo la ‘contestazione’ da parte delle organizzazioni sindacali circa la situazione debitoria dell’Ente di Corso Europa.
E bollando come mera ‘passerella elettorale’ l’ultima riunione tenutasi in Prefettura venerdì 17 maggio, D’Ercole ha spiegato – stamane in conferenza stampa – come “… la presenza di un sedicente membro del comitato di controllo analogo dell’azienda che ormai non ha più titolo” (Lello De Stefano ndr) al vertice di Palazzo di Governo sia stata, in effetti, la dimostrazione plastica della “… pervicacia con cui una parte politica vuole colpire l’Acs”.
“Gli aumenti dei debiti di quest’anno sono legati ai costi maggiori sostenuti sull’energia e sulle materie prime – ha chiarito ancora D’Ercole – Questa amministrazione chiude il 2012 con un utile in bilancio di circa 140mila euro per cui non si può parlare di gestione in fallimento”.
(di seguito l’intervista completa a Franco D’Ercole)
“Se sono aumentati i debiti, sono aumentati anche i crediti che l’Ente vanta”. Il numero due dell’Acs Eugenio Abate, presente stamane al tavolo con D’Ercole e Di Gennaro, ha fatto luce sulla questione debitoria dell’Ente di corso Europa. Ammonendo però i sindacati: “Se sperano di trovare vantaggio politico dall’uso strumentale di questi numeri, si sbagliano di grosso. Come mai l’anno scorso con lo stesso bilancio non c’è stata polemica? Forse perchè non eravamo in periodo elettorale?”.
(di seguito l’intervista completa a Eugenio Abate)