Pasquale Manganiello – Umberto Del Basso De Caro detta la linea presso il Grand Hotel Irpinia di Mercogliano, evidenziando come la data del 23 Luglio sia ormai superata ampiamente in chiave congressuale.
“Le carte vanno studiate e approfondite, a meno di non voler dare prova di dilettantismo, e le regole rispettate. C’è un partito molto forte che va organizzato bene, la data del 23 luglio è impraticabile perché ancora deve essere definita la platea congressuale. Dal 17 luglio al 25 di settembre si aprirà il tesseramento e al 30 settembre successivo si dovrà aggiornare l’anagrafe degli iscritti, andando a definirla. Dopodiché si apriranno i congressi di circolo per arrivare, infine, alla convocazione del congresso provinciale entro il 22 ottobre. Sarebbe quindi più prudente trasformare il congresso avellinese da straordinario a ordinario ma non decidiamo noi.”
De Caro commenta a caldo la notizia delle possibili dimissioni di Paolo Foti:
“La situazione del Comune non è mai stata delle più semplici, per fortuna ci sono 20 giorni di tempo. Spero che sia rimediabile, non se ne aveva sentore fino a poco fa”.
E sulle Politiche:
“E’ presto per parlare di Politiche, inizierà una discussione dopo l’estate. Facciamo una cosa per volta. I grandi partiti discutono e soffrono anche: basta inserire la politica. Ora occorre un Congresso vero, nel quale i militanti siano chiamati a discutere in maniera seria e approfondita. Non è la conta in discussione ma la vitalità del partito. Ad Avellino c’è un forte gruppo dirigente, molto spesso non se ne rende conto.”
Infine la stoccata a Giuseppe De Mita:
“De Mita dovrebbe far sapere non a me ma ad altri dove si candiderà alle Politiche. Io lo so, però lo dovrebbe dire in maniera più esplicita. E’ vero che la coerenza non è una merce che si compra ovunque ma se prima è stato con Caldoro e poi con De Luca, adesso non mi meraviglierei se si trovasse candidato in una formazione caudataria di Forza Italia.”