VIDEO/ Battista entra nell’UdC con la “benedizione” di De Mita. Attacchi ai dirigenti locali di Forza Italia

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L’UdC di Avellino con Ciriaco De Mita salutano l’ingresso di Nicola Battista, consigliere comunale di Avellino, nella formazione centrista.

Nel pomeriggio la conferenza stampa alla presenza del sindaco di Nusco, del coordinatore provinciale Giuseppe Del Giudice, dell’esponente consiliare della città capoluogo e del collega Lino Pericolo.

“Ho sempre rispettato la scelta politica di Battista – ha detto De Mita – Conosco la sua famiglia e posso dire che per Battista si tratta di un ritorno a casa. Saluto con simpatia l’ingresso del consigliere nell’UdC anche perchè ad Avellino nei prossimi mesi la politica giocherà una partita importante rispetto ad una inerzia dilagante”.

L’ex candidato a sindaco di Avellino, già esponente di Forza Italia, ha motivato così la sua scelta: “Sono consigliere comunale ad Avellino dal 1990 e ininterrottamente siedo in Consiglio da sei mandati seppur sempre in opposizione. La mia storia politica è nota. Sono stato tra i fondatori di Forza Italia ad Avellino nel lontano 1994. Ci ho creduto fino a quando le disavventure personali di Berlusconi mi hanno ricredere su alcune mie convinzioni politiche”.

Non sono mancati gli strali ai riferimenti locali di Forza Italia. “In Irpinia c’è chi pensa che un partito possa vivere soltanto litigando – ha detto Battista riferendosi al senatore Cosimo Sibilia e al presidente della Provincia Mimmo Gambacorta – Ad Avellino accade che solo nell’imminenza delle elezioni si ripianavano le divergenze, salvo poi fare tutto e il contrario di tutto. Anche nel passato Governo regionale questa litigiosità ci ha penalizzato come provincia e non poco. Voglio ritornare a stare tra la gente che non ha voce e chi litiga continuamente questo non lo può fare”.

A chiudere la conferenza stampa è stato De Mita che non ha mancato di esporre una breve riflessione sull’esito del referendum del 4 dicembre: “L’esito del referendum – ha detto l’ex premier – ha sorpreso. C’è stato un risveglio della coscienza democratica del Paese sotto la spinta delle nuove generazioni che hanno espresso un voto di protesta con riferimento a fatti, denunciando una condizione umana che ha tolto la speranza”.

De Mita continua e rilancia su Matteo Renzi e sul Pd: “In Italia si è inseguito il sogno della rottamazione senza però pensare alla risoluzione dei problemi. Da tempo dico che il Pd è un partito senza pensieri e i fatti hanno dimostrato questa carenza. Anche il modo di reagire alla sconfitta, dimostrando più presunzione che umiltà di pensiero, testimonia questa realtà”.