Marco Imbimbo – Dall’acqua alla sanità, passando per la sfiducia al sindaco Ciampi su cui De Luca dichiara ironicamente «non ho dormito la notte».
Il Governatore fa tappa in città per partecipare al convegno, presso l’hotel De La Ville, sulla legge regionale, di recente approvazione, che istituisce il catasto regionale degli impianti termici. E’ stata anche l’occasione per fare il punto della situazione sulla sanità, ma anche sulla questione acqua.
Intanto si registra una nuova emergenza formiche al San Giovanni Bosco di Napoli, ma De Luca lancia una serie di sospetti: «Sono strane tutte queste formiche anche quando la temperatura è sottozero – ironizza. E’ diventata una cosa ridicola e per quel che mi riguarda anche truffaldina e strumentale. Rinnoverò la richiesta, che già ho fatto in passato, di istituire un presidio delle forze dell’ordine al San Giovanni Bosco dove abbiamo fatto appena in tempo a togliere un parcheggio gestito dalla camorra all’interno della città ospedaliera».
A parte questa vicenda da chiarire, De Luca rivendica il lavoro svolto sul piano ospedaliero: «Siamo riusciti a farlo approvare e questo ci consente di stabilizzare entro dicembre le centinaia di lavoratori precari in attesa e avviare il piano per il personale, insomma ci consente di dare una svolta definitiva alla sanità campana».
Parlando di sanità, il Moscati e l’Asl di Avellino continuano a non trovare l’accordo per il centro unico di prenotazione e a pagare dazio sono i pazienti con liste d’attesa lunghe, ma De Luca smentisce questi disservizi: «Le liste d’attesa sono sempre più corte e, per le prestazioni più urgenti, vengono evase in 24 ore massimo in tutta la regione. Sicuramente dobbiamo migliorare sulle prestazioni di controlli programmati, ma i tempi si sono già ridotti di un terzo. Se c’è un problema di coordinamento ne parleremo con il direttore del Moscati e con la direttrice dell’Asl, sicuramente troveremo una soluzione. Per adesso siamo stati concentrati all’ultimo respiro sulla giornata del 17 perché avevamo la verifica definitiva del piano ospedaliero che abbiamo elaborato dopo 6-7 mesi di trattativa e dialogo con la struttura tecnica centrale. Quello su cui vale la pena concentrarsi è quel miliardo di euro che abbiamo richiesto per l’articolo 20 ovvero il finanziamento di edilizia ospedaliera. Stiamo aspettando da 7 mesi che il Ministero sblocchi questi soldi».
Domani, invece, ci sarà la riunione dell’Alto Calore, mentre incalza il dibattito sulla questione dell’acqua pubblica sia in Irpinia che nel beneventano, dove hanno avviato una raccolta di firme per evitare una gestione privata. «La gestione dell’acqua non è mai nelle mani dei privati, questa è un’altra stupidaggine che circola – denuncia De Luca. Le leggi attuali non consentono di affidare ai privati la gestione delle reti che restano pubbliche, quindi anche l’acqua resta pubblica. Bisogna, invece, definire chi investe per la manutenzione delle reti perché c’è una perdita del 40% dell’acqua. Quindi l’unica cosa che si deve decidere è di fare gli investimenti per le reti, mentre l’acqua era e rimarrà pubblica».
Il vero problema sull’acqua, secondo De Luca è un altro e ben più «delicato, bisogna chiarire i rapporti con l’Acquedotto pugliese perché la gran parte della risorsa idrica che va in Puglia viene dalla Campania e i rapporti sono assolutamente squilibrati. Quindi, invece di fare comitati per favorire il sorgere del sole, sarebbe meglio fare comitati per regolare i rapporti tra Campania e Puglia sulla gestione dell’acqua».
Non manca una battuta sul Partito Democratico che si avvia al congresso, a chi gli domanda chi appoggerà dopo il ritiro di Minniti, il Governatore replica con una battuta: «Io sono un deluchiano di ferro».