VIDEO/ Criminalità e immigrazione, il bilancio di Botte alla Festa della Polizia

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“Esserci sempre” con questo motto il questore di Avellino, Luigi Botte, ha presenziato al 165° anniversario della Polizia di Stato.

L’impegno quotidiano che gli uomini e le donne della Polizia di Stato assumono nei confronti dei cittadini è stato celebrato presso l’Auditorium del Conservatorio Statale di Musica “D. Cimarosa”, alla presenza, tra gli altri, del procuratore Rosario Cantelmo, del prefetto Carlo Sessa, del sindaco di Avellino Paolo Foti, del consigliere comunale Dino Preziosi, del presidente del Conservatorio Luca Cipriano, dell’ex Presidente del Senato Nicola Mancino, del consigliere regionale Vincenzo Alaia, del senatore Cosimo Sibilia e del deputato Angelo D’Agostino.

La scelta di celebrare la ricorrenza oltre le mura della Questura stessa ha avuto valenza simbolica in quanto, come ha spiegato lo stesso questore, “Esserci sempre acquista significato solo se siamo davvero in mezzo ai cittadini, in mezzo alla nostra comunità”.

La manifestazione è stata preceduta da una celebrazione in cui si è reso omaggio ai caduti della Polizia di Stato, mediante la deposizione di una corona d’alloro presso la lapide della Questura.

Accanto alla festa della Polizia di Stato, inoltre, è stato dedicato uno spazio anche alla ricorrenza dei 70 anni dalla fondazione della Polizia Stradale, con un’attività di sensibilizzazione e di promozione su tematiche di sicurezza stradale posta in essere lungo Corso Vittorio Emanuele, mediante stand attrezzati con mezzi ed apparecchiature tecniche.

Il dott. Botte, ad un anno preciso dal suo insediamento, ha chiosato con un suo personale bilancio: “Nonostante le diverse impressioni i furti e i reti sono in netto calo e questo ci rende orgogliosi. In più abbiamo gestito l’emergenza immigrazione sia dal punto di vista del controllo sia da quello dell’accoglienza. La provincia di Avellino è stata investita da questo fenomeno come il resto della nazione, noi abbiamo selezionato chi aveva i presupposti per restare e chi invece andava espulso.

Il bilancio è positivo anche se la guardia resta sempre alta, Avellino è una città affetta da criminalità organizzata e il nostro compito è quello di prevenire l’illegalità e i comportamenti pericolosi”.

di Renato Spiniello.