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VIDEO/ Convegno sulla condizione femminile, Lomazzo: “Il Governo nazionale deve fare di più”

“Donne e uomini a lavoro per costruire insieme una società sostanzialmente democratica ed inclusiva di tutte le differenze”. Questo è il titolo della Tavola Rotonda, organizzata stamane in occasione della Giornata Internazionale della Donna, presso la Sala Grasso di Palazzo Caracciolo ad Avellino, dall’Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia-Ente Area Vasta di Avellino.

Tra i presenti la Consigliera di Parità, Domenica Marianna Lomazzo, il Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Rosetta D’Amelio, una larga rappresentanza dei sindacati irpini, Fenisia Mariconda, Consigliera provinciale con delega alle P.O, Titti Mele, Assessore P.O. del Comune di Avellino.

“La nostra società risente ancora della lunga ed intensa crisi non solo economica – ha dichiarato la Consigliera di Parità, Domenica Marianna Lomazzo – ma anche sociale, culturale ed etica, che continua a colpire in modo particolare soprattutto tantissime donne, costrette a subire i danni ed i disagi derivanti dal precariato, dalla disoccupazione, dalle disparità di carriera e di retribuzione sul lavoro, dalla mancanza dei servizi assistenziali, dalla carenza di strutture a supporto della famiglia e dei bambini, nonché dai numerosi atti di violenza. Persiste, inoltre, il dato della loro ancora esigua presenza nelle Istituzioni e nei luoghi decisionali. Una situazione, quindi, dove i diritti conquistati dalle donne diventano sempre meno esigibili e che richiede che le politiche di genere debbano essere affrontate ancora con maggiore incisività dai Governi nazionali, regionali e locali ma anche dagli attori del territorio che a, vario titolo, possono essere promotori dello sviluppo e della cultura del rispetto delle differenze e della promozione delle pari opportunità per tutti.”

La Lomazzo sviscera alcuni dati del suo dossier sulla condizione femminile:

“Dai dati Svimez emerge che nel Centro Nord oltre il 50% delle persone guadagna dall’80 al 100% del reddito medio regionale; al Sud questo vale solo per una persona su cinque. Un Sud, quindi, con il dato relativo ai poveri assoluti che continua ad aumentare e con un vero e proprio tracollo occupazionale iniziato nel 2008, e che nonostante timidi segnali di ripresa nel 2015, soprattutto, nei settori agricolo e terziario, resta con una disoccupazione al 20,2% e con un calo preoccupante della occupazione femminile.”

“Solo sostenendo l’occupabilità delle persone e l’autoimprenditorialità, avremo mercati del lavoro aperti e inclusivi e una più effettiva parità di opportunità tra uomini e donne. Così come, solo sostenendo adeguatamente la famiglia e, all’interno di essa, la donna, potremo avere maggiore prosperità e sviluppo e; di conseguenza; maggiore inclusione e giustizia sociale” – conclude la Consigliera di Parità.”

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