“Qualcuno mi ha detto: ‘ringrazia Dio perché conservi il posto di lavoro’. E’ vero, ringrazio Dio ogni giorno perché sono tra coloro che proseguiranno il loro percorso lavorativo all’interno dell’ipermercato. Ma non posso nascondere la mia amarezza. Questa non è una vittoria”.
A parlare è una delle lavoratrici dell’Ipercoop, Assunta, che in un’intervista ad Irpinianews esprime tutta la sua preoccupazione in merito all’accordo che la vede rientrare a lavoro con un part time da 20 ore. Assunta lavora da quasi 17 anni sotto il marchio Coop e la sua è una famiglia monoreddito. E’ sulle sue spalle che poggia la sua famiglia, non è semplice andare avanti ma lo fa con grande dignità e con tanta forza.
La stessa forza che in questi lunghi ed interminabili mesi ha accompagnato tutti i 134 lavoratori dell’ipermercato di via Pescatori e che ora si vedono costretti ad accettare condizioni sicuramente inique pur di conservare un lavoro e la possibilità di una vita.
“Entrai nel 2001 con contratto stagionale e nel 2009 fui assunta – ci racconta -. Quando incominciai a lavorare qui, pensavo di aver fatto un terno a lotto. Mi sembrava di toccare il cielo con un dito – confessa – anche perché dopo aver avuto diverse esperienze lavorative, quella con Coop sembrava una garanzia inaspettata.
Poi, all’improvviso la discesa. Questo è davvero un momento bruttissimo perché sto perdendo molte amiche che hanno lavorato con me sin dall’inizio. Il fatto che debbano andar via mi amareggia parecchio, mi aspettavo un risultato diverso. Questa non è una vittoria”, ripete Assunta ancora una volta.