L’onda lunga dell’ultimo consiglio comunale di Avellino, con la relazione del sindaco Paolo Foti sullo scandalo Acs e le dimissioni dell’ormai ex capogruppo del Pd Enza Ambrosone, ha trovato eco stamane nelle dichiarazioni rilasciate dal presidente del Consiglio comunale Livio Petitto e del consigliere Gianluca Festa, a margine della riapertura del passeggio su Piazza Libertà.
Petitto, ha commentato stamane quanto accaduto in Consiglio nella serata di ieri mettendo il Partito Democratico di fronte alla decisione finale in merito al proseguimento o meno della avventura amministrativa di Paolo Foti.
“Prendo atto della mancanza di numeri – ha dichiarato Petitto – il Partito deve dare le risposte senza fughe da parte dei reggenti. Ci aspettiamo una presa di posizione per capire. Ognuno di noi è pronto ad andare a casa se questo è nell’interesse della città.”
E sulle dimissioni da capogruppo della Ambrosone: “Io ho apprezzato la presa di posizione del capogruppo uscente, le sue dimissioni rappresentano un atto di coraggio. Il primo passo, prima di scelte avventate del primo cittadino, spetta al partito che deve chiarire alcuni atteggiamenti all’interno del gruppo. Siamo pronti a prendere ogni decisione insieme al sindaco.”
LA REAZIONE DI FESTA – Secondo il consigliere comunale ieri “… è avvenuta la raffigurazione plastica delle difficoltà dell’amministrazione che non ha più maggioranza. A Foti ho detto ieri che non ci sono più le condizioni per andare avanti, ne prenda atto”.
In merito all’indagine sullo scandalo Acs, Festa aggiunge: “Più che polemiche, parlerei di condizioni di disastro. Foti è chiamato ad un atto d’amore nei confronti della città di Avellino, anche i neonati hanno capito che oggi al Comune non esiste una maggioranza”.
Infine, Festa, sollecitato sulle dichiarazioni rese dallo stesso ieri in Consiglio, ammette: “Se avessi avuto prove certe e documentazioni avrei portato tutto a chi di dovere come ho fatto in occasione del caso dell’Alto Calore Servizi. Ho solo detto che le indagini dovranno continuare perché se ci sono altre responsabilità è giusto che emergano. Foti ha detto che alcuni consiglieri fanno i porci comodi. Ebbene, la città deve sapere chi sta eventualmente condizionando l’attività del sindaco”.