VIDEO/ Cipriano e l’abbraccio della sua squadra: “L’esultanza di ieri mi ha fatto male. Avellino ha bisogno di una tregua”

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Renato Spiniello – Un forte applauso ad accoglierlo e l’emozione viva sui volti di chi, presente in sala, lo ha da sempre sostenuto, a partire da Leonardo Festa, consigliere uscente del gruppo Mai Più e riconfermato nel civico consesso in questa tornata elettorale. Il grande sconfitto del ballottaggio, Luca Cipriano, dopo un paio di post su facebook, decide di convocare la stampa per analizzare l’esito di un voto che a più riprese ha definito “un pareggio pressoché totale, in quanto poche centinaia di voti hanno consegnato a Gianluca Festa, che ho sentito telefonicamente e al quale rivolgo i miei migliori auguri e l’invito a riappacificare la città, la vittoria”.

“Rifarei tutto – precisa Cipriano – dal percorso al coinvolgimento delle medesime persone, ma non da oggi, già dallo scorso anno quando sono partiti i progetti Ossigeno e Mai Più“. Poi un passaggio sulla campagna elettorale: “è stata colma di ipocrisie e di veleni che mi hanno ferito – svela – non accetto di essere attaccato come se nella mia parte politica ci fosse esclusivamente il vecchio sistema, dimenticando che con il mio competitor c’è chi ha governato Avellino negli ultimi 15 o 20 anni. Certo, non siamo stati completamente rinnovatori come avrei voluto, ma la politica è anche compromesso”.

Il Presidente del “Cimarosa” torna anche sull’esultanza di ieri sera da parte dei sostenitori del neo eletto sindaco che ha definito alquanto scomposta. “Ho visto scene che mi hanno fatto male e che mai avrei replicato in caso di vittoria. Ho visto personaggi che hanno guidato la città salire sulle macchine e indirizzare al mio comitato gesti di offesa e di minacce. Da questo punto di vista è stata scritta una pagina buia e nera che, mi auguro, il nuovo sindaco possa chiudere ricevendo a riguardo tutto il nostro sostegno.

La nostra – continua – non sarà un opposizione strumentale, ma saremo in Aula con i nostri 7 consiglieri da me capitanati per portare avanti un’opposizione dialogante e costruttiva. Avellino ha bisogno di una tregua. La nostra sconfitta è la mia, mentre la vittoria di Festa ha tanti padri: c’è chi si è affrettato a correre da Nusco a Piazza Libertà per abbracciare la persona su cui ha sempre sputato veleno e altri che si sono affannati e che si affanneranno nei prossimi giorni a correre sul carro, questo è un modo di fare politica che non mi appartiene e non mi apparterrà mai”.

Infine un passaggio sul progetto politico Mai Più e sul suo impegno a fare politica in città: “Non so se la mia storia politica continuerà ad Avellino, ma il progetto non sparirà e sono pronto a farmi affiancare o sostituire”.