Resta nel pantano la vicenda Asi Avellino.
Nel giorno in cui i lavoratori del Cgs (partecipata dell’Asi) hanno incrociato le braccia, così come ampiamente preannunciato la scorsa settimana dai sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl (la Fismic si è tirata indietro, ndr), il numero uno del Consorzio di via Capozzi, Giulio Belmonte, ha ricevuto presso i suoi uffici le parti sociali al fine di individuare una soluzione ad una intricata questione che ormai si sta riproponendo da troppo tempo.
La deadline resta quella del 28 gennaio prossimo, giorno in cui al Tribunale di Avellino si terrà l’udienza che dovrà decidere sulla richiesta di concordato.
I sindacati, all’esito del tavolo ottenuto stamane all’Asi, si dicono “… ancora più preoccupati perchè non vi sarebbero proposte di piano alternative, né garanzie di salvaguardia per le unità lavorative in forza al Cgs”.
“Siamo al sesto anno di contratto di solidarietà – ha spiegato Sergio Scarpa della Fiom – Belmonte non ci ha dato risposte; prevedono tempi lunghi per il concordato poiché hanno annunciato la presentazione al giudice di un piano alternativa che a noi sindacati però non è stato mostrato”.
Secondo quanto emerso, dunque, i vertici dell’Asi starebbe pensando alla creazione di una società mista pubblico-privata per risollevare le sorti del Cgs, ipotesi – quest’ultima – che è stata sonoramente bocciata dalle parti sociali.
“Da dieci anni ormai non abbiamo più trasferimenti – ha spiegato Belmonte – Ora ci tocca gestire la sopravvivenza, ma come? Aspetteremo il giorno 28 gennaio per capire se dalle decisioni del giudice potremo guadagnare tempo. Le ipotesi in campo sono due. La prima, che è quella avanzata dai sindacati, è quella di inglobare il Cgs nell’Asi con un solo Consiglio di Amministrazione. Si badi bene che questa ipotesi non è peregrina perchè avanzata da me tre anni. Occorre però fare i conti con la Regione Campania che controlla le Asi. L’altra ipotesi è la creazione di una società mista che possa portare investimenti e bonus al Cgs. Questo significherebbe salvare il bambino con i panni sporchi”.
Intanto lo sciopero è stato sospeso anche se i sindacati hanno annunciato nuove forme di lotta.