VIDEO / Cervinara prova a riprendersi dopo la “doccia fredda”. L’assessore: “Nessuno sarà lasciato solo”

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Alfredo Picariello – Il sole è sinonimo di nuova speranza. A Cervinara, nonostante l’impennata del covid-19, c’è voglia di uscire e non si rinuncia al caffè mattutino o all’aperitivo, ovviamente nel rispetto delle normative, cosa che avviene puntuale. Ma, dalle 19 in poi, assicurano i più, in giro non si vede anima viva. Non c’è molta voglia di parlare tra i residenti che incontriamo nei pressi del Comune. Non è paura, quella non c’è, come ci sottolinea qualche arzillo abitante over 60.

“Appena il virus ci ha aggrediti, c’è stata una situazione di panico e di confusione. E’ stata una doccia fredda, sia per noi amministratori che per i cittadini”. A descriverci alla perfezione il clima a Cervinara dopo l’aumento dei casi di contagio, oggi siamo a 63 accertati e ufficiali, è l’assessore alle Politiche sociali del Comune, Raffaella Cioffi, in campo sin dal primo momento.

“Avevamo trascorso un’estate abbastanza serena, forse ci eravamo anche rilassati un po’. Quindi il primo impatto non è stato dei migliori. Cervinara è tra i paesi più colpiti dal virus. Ma oggi la situazione sta migliorando”, prosegue Cioffi. “La cittadinanza mi sembra più tranquilla, anche perché tutte le istituzioni, come l’Asl, sono più preparate ad affrontare l’emergenza. Gli abitanti di Cervinara hanno dato una prova di grande maturità fin dall’inizio, nella fase più acuta di questa seconda ondata diversi negozianti e commercianti si sono autoregolamentati ed hanno preferito chiudere in maniera spontanea. C’è un grande senso di responsabilità ed un grande rispetto delle regole”.

L’amministrazione, dal 24 settembre, sta affrontando una grande prova, è sotto pressione ma non si arrende. C’è l’emergenza sanitaria da affrontare. Ma non solo quella. “Stiamo seguendo tutte le famiglie che stanno facendo i conti con la malattia”, spiega l’assessore Cioffi.

“Vivere in isolamento non è una cosa semplice e noi stiamo provvedendo a recapitare generi di prima necessità e farmaci, anche con il supporto della Protezione Civile. Poi deve esserci anche il supporto psicologico, anche quello proviamo a non far mancare mai. Ovviamente il nostro impegno non finirà qui, pensiamo anche al dopo, pensiamo a come stare vicino a queste persone che hanno contratto il virus e a non fargli mancare niente. Non possiamo abbandonarli al loro destino, stiamo predisponendo una rete di solidarietà per affrontare nel migliore dei modi il dopo-coronavirus”.

L’assessore Cioffi lancia un invito esplicito: “Nel ringraziare i nostri concittadini per essere stati sempre ligi al dovere, rivolgo a loro comunque un’ulteriore raccomandazione: non molliamo la presa, rispettiamo le regole. Solo così potremo evitare un nuovo lockdown che, per il Paese e la nostra provincia, sarebbe un danno gravissimo”.