VIDEO / Celzi di Forino verso la soluzione estrema: evacuazione definitiva. Il Prefetto: “Ogni cosa fatta non ha funzionato”

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Alfredo Picariello – Il destino di Celzi di Forino, pian piano, sembra che si stia delineando. A farlo intendere è il massimo rappresentante di Governo in Irpinia, il Prefetto di Avellino. Parliamo con Paola Spena il giorno dopo l’interlocuzione telefonica tra lei ed il sindaco di Forino, Antonio Olivieri.

Già il primo cittadino, con una serie di dichiarazioni, ha lasciato intendere quale potrebbe essere la strada per una soluzione definitiva di un problema annoso. “L’ipotesi di un trasferimento definitivo delle famiglie di Celzi è tra quelle alla nostra attenzione”. Il Prefetto sembra essere sulla stessa lunghezza d’onda del sindaco: “A quanto pare – dice – qualsiasi tipo di intervento che è stato posto in essere o che si immagina di porre in essere, non sembra risolutivo”. Quindi, prende corpo un trasferimento parziale del residenti di Celzi. Tradotto: una parte della frazione forinese potrebbe traslocare in maniera definitiva.

Niente è stato ancora stabilito, ovviamente. Per arrivare ad una decisione così drastica, ci sono ancora un bel po’ di passaggi da effettuare. Il primo, molto importante, è il tavolo operativo programmato per lunedì mattina in Prefettura. Vi prenderanno parte, oltre al Prefetto ed al sindaco, anche la Regione, la Protezione Civile e tutti gli enti preposti. Ma la cosa più importante che emerge anche dalle parole di Spena, è che qualsiasi decisione andrà presa non solo in maniera ponderata, ma con la massima condivisione con i cittadini di Celzi.

 

Nessuna “imposizione” e nessun passo affrettato nei confronti di una popolazione ormai stanca e allo stremo. Per Celzi di Forino, la pioggia è ormai sinonimo di incubo. Da oltre 20 anni. Basti pensare che solo nella giornata di ieri il livello dell’acqua ha superato il metro d’altezza. Nei terreni, invece, si è addirittura arrivati a due metri. Oggi soltanto si “respira” un po’, grazie al sole. Ma ormai così, a Celzi, non si può più vivere. Dice bene il Prefetto: “Dobbiamo ringraziare che non sia mai scappato il morto”.