VIDEO/ Caso Dorso, il Preside Iannaccone: “Avellino non è una città dove i professori vengono schiaffeggiati”

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Antonella Marano – Il giorno dopo l’episodio di violenza  che ha acceso i riflettori sull’Istituto Tecnico Industriale “Guido Dorso” di Avellino interviene il Dirigente Scolastico, Carmine Iannaccone.

“E’ una vergogna non solo per la nostra scuola ma anche per la nostra città che non merita questi episodi che poi vengono fagocitati e strumentalizzati dalla cronaca nazionale – dice il dirigente-. Avellino non è la città dove i professori vengono schiaffeggiati e non merita di finire in prima pagina per questi episodi che vanno minimizzati e circoscritti”.

Iannaccone sin dall’esplosione del caso mediatico ha preferito trincerarsi dietro un doveroso muro di silenzio, proprio per lasciare spazio all’attività di indagine realizzata dagli agenti della Polizia di Stato. Al vaglio degli investigatori anche le telecamere di videosorveglianza che hanno registrato gli eventi svoltisi nel cortile dell’istituto e grazie alle quali sarà possibile accertare la verità dei fatti.

Un approfondimento in più rispetto a tutte le prove e le testimonianze raccolte, in primis quelle dei protagonisti di questa vicenda, il professore e lo studente.

Il 18enne di Avellino si sarebbe subito pentito della reazione spropositata avuta nei confronti del suo prof. Si sarebbero chiariti e l’insegnante avrebbe deciso di non sporgere denuncia. Questo almeno fino ad oggi. Intanto, tra qualche ore si riunirà il Consiglio di classe proprio per affrontare la vicenda e capire che tipo di provvedimento disciplinare destinare al 18enne.  

“Una sanzione educativa, una sanzione anzitutto formativa – ha chiarito il dirigente Iannaccone – è quello il reale provvedimento da concretizzare in queste ore. Oggi avremo modo di sentire tutte le parti ed analizzare il caso. La scuola assumerà tutte le determinazioni più opportune nel rispetto del ragazzo, affinché non ricada più negli stessi errori. Scegliamo questa strada anche nel rispetto dell’immagine della scuola. Una scuola di qualità, da sempre contenitore di progetti legati alla legalità, alla sicurezza e al senso del rispetto per il prossimo”.

Il dirigente dell’ITIS Dorso ci tiene a precisare che “la scuola sta funzionando regolarmente, il professore è al lavoro mentre l’alunno presumibilmente è in classe; quindi la scuola continua la sua missione educativa. Ci stiamo interrogando su quanto successo e stiamo cercando di capire i nostri ragazzi, per arginare qualche malessere sociale e fare in modo che episodi nel genere non si verifichino più”.

Il rischio massimo per il giovane potrebbe essere la sospensione dell’anno scolastico con la possibilità di non essere ammesso agli scrutini come atto finale.

Ma, in questo momento “dobbiamo capire come possiamo aiutare quel ragazzo e come possiamo tutelare l’autorevolezza del docente che, in quell’occasione, si è sentito gravemente offeso nella sua dignità e nella sua professionalità. Cercheremo di trovare una soluzione empatica. Non siamo burocrati, noi – conclude il preside – la legge la interpretiamo in senso evolutivo per tutti perché spesso la burocrazia è senza anima. La scuola, invece, un’anima ce l’ha ancora. Per fortuna”.

Non è mancato il commento del dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Rosa Grano in un’intervista rilasciata ad Irpinianews “E’ stata una reazione istintiva, non un gesto premeditato. Il ragazzo va sicuramente punito, ma cerchiamo anche di mantenere la calma. E’ un episodio isolato che non ha nulla a che vedere con quanto successo nelle ultime settimane a livello nazionale”.