E’ emergenza sovraffollamento alla Caritas di Avellino dove, ormai da alcuni mesi, si sta tentando di sopperire nei limiti del possibile alla grande richiesta di pasti e posti letto, da garantire a senzatetto e cittadini in particolari difficoltà economiche.
Sul punto, qualche rassicurazione è giunta questa mattina da parte dell’assessore alle politiche sociali del Comune di Avellino Teresa Mele, già al lavoro per trovare una soluzione al problema, che potrebbe attenuarsi attraverso il coinvolgimento di altre strutture.
Una condizione di emergenza che già lo scorso aprile, in occasione della Santa Pasqua, era stata denunciata dal direttore direttore della Casa della Fraternità intitolata a Don Antonio Forte, Liberato Femina, che aveva lanciato l’allarme rivolgendo un accorato appello sia ai privati che alle imprese, affinché contribuissero all’acquisto di generi di prima necessità ed alla messa a disposizione di altre strutture.
In media, infatti, la mensa dei poveri di Avellino riesce a garantire dagli 80 ai 100 pasti giornalieri a fronte di una sempre crescente richiesta, avendo inoltre a disposizione soltanto 19 posti letto da destinare a chi ne ha bisogno.
Il Comune di Avellino, intanto, già contribuisce alle attività della Caritas versando una quota proprio in base ai pasti somministrati e alle persone accolte nel dormitorio. Nel 2016, infatti, sono stati erogati dall’ente circa 60mila euro.
“In commissione politiche sociali abbiamo affrontato la possibilità di stipulare una convenzione con la Caritas e la Casa di riposo Rubilli di Avellino – ha assicurato l’assessore Mele – perché la dirigenza di quest’ultima aveva già dato disponibilità di 4 posti letto presso la propria struttura”.
“Tali sistemazioni – ha precisato Mele – non saranno destinate soltanto a persone anziane, come di solito avviene per la Casa di Riposo, ma serviranno a sopperire a qualsiasi tipo di emergenza”.
Intanto, si valuta anche la possibilità di adeguare l’attuale struttura della Caritas per poter aumentare la disponibilità dei suoi posti letto.
“Appena possibile verificheremo se la struttura potrà essere ampliata per garantire un maggior numero di posti letto – ha concluso l’assessore – ma per adesso puntiamo ad appoggiarci ad altre strutture che si rendano disponibili”.