Avellino e Ariano le strutture carcerarie irpine che presentano maggiori criticità. A Bellizzi, per esempio, a fronte di una capienza di 500 detenuti, i ristretti sono più di 600. A ciò si aggiungono le problematiche come mancanza di acqua – e quindi di igiene – e le lacune dal punto di vista del personale penitenziario e psicologico.
A lanciare l’appello è Carlo Mele, Garante provinciale per i diritti dei detenuti che, accompagnato dall’avvocato Giovanna Perna, responsabile regionale dell’Osservatorio Carcere Campania, ha tenuto una conferenza stampa per chiedere un intervento deciso al Governo.
Troppi, infatti i suicidi nelle carceri campane e la provincia irpina non è immune al fenomeno. La Polizia Penitenziaria, in sottonumero, ha difficoltà perfino a sostenere i turni. Ma quello che manca maggiormente sono le figure psicologiche. Le malattie psichiche – denuncia Mele – sono molto presenti nelle strutture carcerarie.