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VIDEO/ Caos El.Ital, la disperazione e la rabbia dei lavoratori: “E’ una catastrofe”

La situazione alla El.Ital di Avellino è catastrofica.

E’ questo quanto denunciato stamane dalle parti sociali nel corso dell’assemblea tra i sindacati e i lavoratori che si è tenuta nella fabbrica di Pianodardine.

I circa 110 dipendenti dell’azienda di Massimo Pugliese rischiano il licenziamento: si dicono pronti ad avviare una fase di mobilitazione per sollecitare la proprietà al rispetto degli impegni assunti o, quanto meno, a fare chiarezza sulle reali prospettive.

Questa mattina, gli addetti dello stabilimento specializzato nella produzione di moduli fotovoltaici si sono ritrovati in fabbrica per una iniziativa organizzata dalle segreterie dei sindacati di categoria con l’obiettivo di concordare le azioni da mettere in campo per provare a scongiurare la chiusura della fabbrica.

Nino Altieri

Così Nino Altieri della Uilm: “La situazione è catastrofica – dice – Non ci sono salari da tre mesi e siamo senza prospettive dal punto di vista del lavoro. Per l’ennesima volta facciamo i conti con una azienda che ha promesso e che poi è venuta meno a queste. Anche questi partner che dovevano essere strategici, come Panmed, sembra che non ci siano. Siamo alle solite. Per queste ragioni prima riusciamo a mettere in piedi iniziative per testare questo imprenditore, finanche a portare l’azienda al fallimento, e meglio è”.

Sergio Scarpa

Gli fa eco Sergio Scarpa della Fiom: “Il debito accumulato da Pugliese e da Elital è enorme – sottolinea – Da tre mesi non si produce un singolo pannello, risollevare le sorti della fabbrica appare ormai complicato. L’unica strada è quella di portare la vertenza al Mise per una discussione di gruppo con l’azienda gemella di Merano”.

Intanto, per domani pomeriggio alle ore 17 è previsto un faccia a faccia tra le parti sociali e Pugliese: “Domani avremo un confronto con l’azienda – conclude Scarpa – Siamo pronti ad ogni tipo di mobilitazione”.

 

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