Caos stamane a Palazzo di Città con un centinaio di genitori che si sono recati in Comune a protestare dopo la chiusura della scuola Cocchia. Padri e mamme hanno poi raggiunto la Provincia di Avellino per chiedere chiarimenti in merito alle disponibilità di strutture provinciali.
Una delegazione è stata accolta dai consiglieri provinciali Festa e Giaquinto, i quali hanno fatto il punto della situazione. Dal summit è emerso un quadro poco rassicurante. Le aule che l’Ente di Palazzo di Caracciolo può mettere a disposizione sono poche rispetto ai bisogni dell’utenza. Scartata in pochi minuti l’ipotesi Ipsia Giorgi, ridotta drasticamente la previsione di disponibilità della Mancini, annullata la possibilità di ricorrere a strutture private per questioni giuridico-burocratiche. Ad oggi le soluzioni San Tommaso-Valle sembrano essere le uniche percorribili e, appunto, non riguardano la Provincia bensì il Comune.
“Ai genitori abbiamo dato notizie rispetto alla loro legittima preoccupazione – ha detto Girolamo Giaquinto – insieme al Comune, ente direttamente responsabile degli edifici del ciclo inferiore, stiamo collaborando per trovare una soluzione. Di fatto siamo già impegnati alla razionalizzazione dei nostri spazi, abbiamo poche aule disponibili. Ribadiamo, comunque, ad oggi, la nostra disponibilità istituzionale. Attendiamo quello che il Comune ci chiede per poter collaborare e per capire in che cosa possiamo concretizzare la nostra disponibilità.”
“Ho proposta un tavolo a cui far partecipare Comune, Provincia, presidi, provveditorato e genitori – ha dichiarato Gianluca Festa – perchè c’è un’emergenza che va oltre le responsabilità amministrative del Comune. In questo momento prima i bimbi e i genitori, evitiamo polemiche. E’ evidente che c’è stata un’incapacità amministrativa di questo sindaco e di questa Amministrazione, ma prima c’è un problema da risolvere. Domattina, nonostante sia un giorno di festa, noi abbiamo detto ci siamo, non ci tiriamo indietro.”