“Questa è l’antimafia della presenza e dell’impegno e non solo delle parole”. Così il capo della Procura di Avellino Rosario Cantelmo che stamattina ha partecipato alla Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
In migliaia hanno preso parte stamane al corteo che ha visto il suo climax nei pressi dell’ex fabbrica dell’Isochimica, a Borgo Ferrovia.
“E’ una manifestazione molto importante per quelli che saranno i cittadini di domani, consapevoli del fatto che si sta lavorando per vivere nel futuro senza l’ombra della criminalità organizzata – ha continuato Cantelmo – In Irpini tante sono le ferite aperte, l’impegno va mantenuto sempre vivo contro gli atteggiamenti negativi, di connivenza che viviamo ogni giorni, occorre ricordare quanti hanno sacrificato la propria vita per un ideale più alto”.
Sulle mafie in provincia di Avellino e i recenti scandali giudiziari che hanno toccato la città capoluogo, Cantelmo ha affermato: “In questa provincia, specie nella parte a confine col napoletano, c’è una parte di territorio che è fortemente a rischio. Sui processi in corso non si deve e non si può parlare, credo però sia importante passare dalle parole ai fatti”.
Hanno fatto discutere le parole di Cantelmo, pronunciate nell’ormai conferenza stampa convocata in Questura subito dopo i provvedimenti che hanno interessato i 21 furbetti del cartellino all’Asl di Avellino: “Non è tempo per le polemiche – ha replicato Cantelmo – Questo è il tempo dell’impegno per tutti, agli altri lasciamo le polemiche. Isochimica? E’ una delle ferite aperte in Irpinia. Credo che l’aver trascurato questa vicenda per anni sia stata una colpa imperdonabile. Le vittime e i loro familiari troveranno soddisfazione in sede processuale dove tutti saremo chiamati a fare la nostra parte”.