VIDEO/ Calcio Avellino – Tesser, Trotta, il futuro e i giovani: Gubitosa si confessa

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Il vice presidente dell’Avellino Michele Gubitosa è stato ospite nella serata di ieri del salotto di LVS per tracciare il punto sulla stagione dei biancoverdi a una giornata dalla fine.

Gli interventi dell’ad del Gruppo HS non potevano non cominciare dall’analisi dell’ultimo match disputato dalla truppa di Tesser in terra ligure. Gubitosa spiega: “Sono rimasto deluso – dice – perché mai mi sarei aspettato un abbandono così forte. Per me ogni gol è stato come una pugnalata al cuore. Spero che una gara così non la vedremo mai più”.

Di qui, il punto sulla stagione che si appresta alla conclusione: “Il nostro obiettivo è quello di mantenere la categoria. Parlando da dirigente, posso dare un voto alto alla squadra perchè abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati a inizio stagione. Da tifoso, ovviamente e sapendo quali e quanti sono stati i nostri sforzi, ci rimango male”.

LA VERITA’ SULLA CESSIONE DI TROTTA – Il vice presidente Michele Gubitosa ne approfitta per fare luce anche sull’affaire dell’addio ai lupi di Marcello Trotta: “Lo volevamo tenere con noi. E’ andato via perché voleva la Serie A. La sera che abbiamo chiuso l’accordo a Milano, ricordo che in taxi Walter Taccone diceva di volerlo tenere e che nessuno di noi voleva farlo andare via. Ma vi dico pure che, dopo l’ultima gara che Marcello giocò con noi, il giocatore stesso mi disse che aveva la mantenuto la sua promessa e si aspettava dunque che anche noi avremmo fatto altrettanto cedendolo a una formazione del massimo campionato. Abbiamo cercato in tutti i modi di trattenerlo ma alla fine abbiamo per forza di cose dovuto assecondare il suo volere”.

IL FUTURO E I GIOVANI – Il futuro dell’Avellino secondo Gubitosa: “Metteremo a disposizione della società un budget adeguato senza fare il passo più lungo della gamba. Investiremo sui giovani, che non significa puntare al risparmio. L’Avellino è molto brava a valorizzare i giocatori, ma dobbiamo ritornare alle origini e puntare sui giovani talenti che hanno voglia di emergere, che sono poco monopolizzati dagli agenti e da procuratori vari, su gente che vuole giocare per dimostrare entusiasmo e valore”.

LA VERITA’ SU TESSER“Tesser è il nostro allenatore fino al termine della stagione. Ogni valutazione verrà fatta poi. La responsabilità del suo esonero è mia quanto di Walter Taccone. La sera in cui è stato esonerato, Walter tornò a casa ed io e Enzo (il diesse De Vito, ndr) parlammo quella notte stessa con mister Marcolin. Sentimmo al telefono Walter che non era convinto al cento per cento di dover salutare Tesser. Dunque, insieme prendemmo quella decisione. Ecco perché, se errore c’è stato, la responsabilità è da addebitare all’intera dirigenza societaria”.

 

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