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VIDEO/ Calcestruzzi irpini, i sindacati: “Situazione in salita, ora accedere agli ammortizzatori sociali”

Stamane davanti alla Prefettura di Avellino si è tenuto un sit-in di protesta da parte dei lavoratori della Calcestruzzi Irpini. Le organizzazioni sindacali hanno incontrato il Prefetto di Avellino e il Genio Civile per tentare di trovare una soluzione alla vertenza.

Il Tar della Campania – Sezione staccata di Salerno, con Sentenza num. 68/2016 sez. II, ha annullato un provvedimento autorizzativo all’attività estrattiva del Genio Civile (decreti 20 e 78 del 2013). Così ha stabilito il Tar di Salerno con la citata sentenza contestando e annullando un decreto di autorizzazione all’estrazione di cava rilasciata in favore della Calcestruzzi Irpini Spa. L’ordinanza vieta anche la commercializzazione dei prodotti estratti.

Da par suo, l’azienda di Pianodardine ha annunciato i primi 54 tagli al personale. “I numeri sono questi – ha dichiarato Silvio Sarno pochi giorni fa– non c’è una soluzione alternativa. Paghiamo le presunte irregolarità della Regione Campania che producono i loro effetti sulle nostre attività”.

Al grido di “Siete ladri di lavoro” e “L’azienda è nostra e non si tocca” gli operai per più di un’ora hanno presidiato la sede dell’ufficio di governo in attesa degli esiti del tavolo con i sindacati.

“La situazione è in salita – ha dichiarato Antonio Di Capua (Fillea Cgil) a margine dell’incontro – c’è stata un’apertura da parte del Genio civile, l’azienda porterà al tavolo le proprie richieste. Ci saranno due fasi da affrontare: in primis bisognerà sbloccare la commercializzazione, quindi il materiale già estratto per soddisfare fabbisogno territoriale, la seconda fase riguarderà la sospensiva della sentenza del Tar.”

“Dobbiamo vedere in settimana – conclude Di Capua – come accedere alle forme di ammortizzatori sociali, prendere un pò di tempo rispetto alle prime richieste. Ci vorranno almeno dieci giorni da ora. Faremo un’assemblea con i lavoratori a stretto giro per discutere sulla strategia da adottare. Ci sono i sigilli alla cava, in un primo istante si partirà con la forza lavoro necessaria, in corso d’opera vedremo. Intanto l’azienda sta preparando il ricorso.”

“L’incontro di stamattina ha posto le basi per avere confronto di merito con il genio Civile – ha affermato Mennato Magnolia (Filca Cisl) – le sentenze vanno applicate. Nella misura in cui l’azienda produce istanza al Consiglio di Stato per la sospensiva, ci sono tutte le condizioni per poter assumere questo provvedimento. Se accade, si apre un viatico diverso per trovare una soluzione definitiva nell’ambito delle regole di gestione delle attività estrattive in Campania, legali da tutti i punti di vista.”

“Non credo ci sia problema di monopolio – ha concluso – l’azienda è attrezzata da tutti punti di vista per rimanere nei fabbisogni, credo vengano rilevati difetti procedurali ma non sostanziali. Una situazione del genere crea incertezza, vedremo quale sarà lo strumento più idoneo da adottare.”

Pasquale Manganiello

 

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