VIDEO/ Calcestruzzi irpini, la protesta dei lavoratori: “Ci stanno rubando il lavoro”

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Vibrante protesta dei lavoratori di Calcestruzzi Irpini, stamane, presso la Prefettura di Avellino dove si è tenuto un vertice con Prefetto, Genio Civile e sindacati.

Ladri di lavoro”, “L’azienda è nostra e non si tocca”, “Irpinia, Irpinia”, sono stati gli slogan che per circa un’ora hanno animato la manifestazione dei numerosi operai indiavolati per il trattamento ricevuto dall’azienda e che rischia di lasciare molte famiglie senza un lavoro fino a qualche giorno fa più che sicuro.

Davanti alla sede dell’ufficio di governo, si sono scatenati i cori e le trombette dei manifestanti che reclamano di essere stati ingiustamente boicottati: “Siamo qui a protestare perché ci hanno spezzato le gambe – dichiara un operaio nel corso del sit-in – L’Irpinia Calcestruzzi è un’azienda solida e questo è stato un fulmine a ciel sereno. Ci stanno rubando il lavoro.”

A margine del tavolo si è evidenziato che si procederà in due fasi: la prima riguarderà lo sblocco della commercializzazione, la seconda la richiesta della sospensiva della sentenza del Tar. Inoltre si verificherà come poter accedere sin da subito alla Cassa Integrazione per gli operai in attesa di intraprendere la strategia sindacale contestualmente al ricorso che l’azienda a breve intavolerà.

La situazione resta ancora da chiarire e molti operai si scagliano contro lo Stato: “Questo è un paradosso – afferma un altro lavoratore presente alla protesta – abbiamo avuto una concessione governativa ventennale con tutti gli attributi possibili, poi da un momento all’altro ci hanno chiuso adducendo la motivazione del monopolio. Lo Stato non ha regolamento ed a pagare sono ben 54 famiglie che presto diventeranno molte di più se non si fa qualcosa. Non so di cosa hanno parlato in questo incontro, si tratta di un vero e proprio abuso.”

Pasquale Manganiello

 

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