Marco Grasso – “La chiusura della Novolegno? E’ come un lutto in famiglia, un danno per la comunità. Vedremo il da farsi, è chiaro che bisogna affrontare le emergenze, ma anche guardare con attenzione alle prospettive per creare nuova occupazione”.
Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, al Carcere Borbonico per la presentazione del libro di Riccardo Monti nell’ambito dell’incontro organizzato dall’Altra Avellino “Ricominciamo dal Sud… perché no?”, invita ad evitare allarmismi sulle questioni ambientali.
“Non esasperiamo certi concetti, non dimentichiamo che non abbiamo materia prima e fonti energetiche. L’industria italiana esporta 450 miliardi all’anno che significa ricchezza. Se iniziamo con i dogmi per questo Paese è finita”.
Nessun dubbio sulla necessità di puntare sulle infrastrutture per ridare slancio al Sud e all’Irpinia. “Sulla Lioni-Grottaminarda e sugli altri cantieri siamo in linea con la Confindustria locale e la lettera aperta. L’opera rientra in un piano organico di investimenti. Aprire un cantiere vuol dire creare occupazione. Non capisco perché non si agisca…”.
Boccia invita ad accelerare anche sulla Tav: “Si deve fare, in gioco ci sono 50mila posti di lavoro. Il Governo chiarisca quali sono le priorità”.
Per il leader di Confindustria le Zes, le zone economiche speciali, possono essere una risposta valida per la Campania. E al sindacato che chiede occupazione vera e non solo agevolazioni fiscali, replica così: “La leva fiscale serve ad attrarre investimenti, se vogliamo dare centralità all’occupazione dobbiamo mettere in campo anche incentivi fiscali”.