Sarebbe sub-judice la visita del Governatore della Campania Vincenzo De Luca all’ex fabbrica dei veleni di Borgo Ferrovia. Il Presidente della Giunta Regionale, lo scorso 27 marzo, aveva oltrepassato i cancelli dell’ex Isochimica insieme al Commissario Straordinario del Comune di Avellino Giuseppe Priolo, ad altre autorità locali e agli operatori addetti all’avvio della bonifica della zona.
Proprio in quella giornata, infatti, sono partiti i lavori relativi al primo lotto funzionale dell’intervento di risanamento, che in 100 giorni prevede di rimuovere i 500 cubi di cemento e amianto presenti nella vecchia fabbrica di scoibentazione delle carrozze di Ferrovie dello Stato.
Una giornata storica, la avevano definita in molti, ma i risvolti potrebbero non essere del tutto rose e fiori. Al sito, infatti, erano stati apposti i sigilli dopo il sequestro firmato dal giudice Sonia Matarazzo, secondo cui all’ex Isochimica potevano accedere soltanto, in casi particolari, i custodi giudiziari e ovviamente gli operai per l’esecuzione dei lavori, sempre se muniti di apposite precauzioni quali tute e maschere contenitive.
Proprio per questo ieri mattina i Carabinieri dell’Aliquota PG della Procura della Repubblica di Avellino, si sarebbero recati a Palazzo di Città per acquisire la documentazione relativa alla visita dello scorso 27 marzo. Dunque, la locale Procura della Repubblica, coordinata dal Procuratore capo Rosario Cantelmo, potrebbe aprire un fascicolo d’indagine ipotizzando, a danno dei custodi giudiziari dell’area, ipotesi di reato quali violazione dei sigilli e inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, aggravati dalla mancanza delle dovute precauzioni da parte dei visitatori.
Nel frattempo, il processo a carico di 27 imputati è ancora in corso ed entro il 2019 dovrebbe portare alla pronuncia delle sentenze di primo grado.
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